Regionali, Sergi (Noi con l'Italia): "Ecco perchè ho accettato di rimettermi in gioco"

"Ho accettato di rimettermi in gioco politicamente per spirito di servizio in difesa del nostro territorio convinto che per farlo bisogna al più presto ripartire dalla base come volano per creare quel fattore di crescita che porti la nostra Calabria ad essere competitività con il resto del paese. Consapevoli e certi delle potenzialità del nostro territorio e volgendo lo sguardo alle enormi risorse che si affacciano sul Mediterraneo. Questa per noi è la "Mission" che dovrebbe caratterizzare la futura politica calabrese. Ripartire dalla base che dovrà essere farcita di cultura, integrazione, progettualità e concretezza. Quindi ricominciare a porre al centro della crescita la cultura, madre della nostra terra figlia di secoli di civiltà dilapidata da provincialismi e sottomissioni e quindi riappropriamoci al più presto delle nostre tradizioni che da sempre hanno rappresentato la punta di diamante della nostra Calabria, per poter fare finalmente quel salto di qualità che tutti auspichiamo da sempre. La nostra terra deve tornare al centro di progetti di riammodernamento di tutte le Infrastrutture, inutile ripeterlo, sono importantissime per un territorio vocato com'è quello nostro al turismo. Incremento della viabilità sia ferroviaria che su strada, ma soprattutto far rinascere il tanto discusso progetto aeroportuale dove già qualcosa di concreto si sta muovendo. Non si può pensare che il primo scalo aeroportuale costruito nella nostra Regione sia stato, per mancanza di idee di sviluppo e assenza di voli, declassato e confinato ad un ruolo di comparsa. Ritengo non sia più accettabile che il famoso "compartimento ferroviario FFSS di Reggio Calabria" sia stato depauperato da politiche rinunciatarie e mortificanti, che hanno prodotto solo marginalità del comparto con consequenziale isolamento del nostro territorio. Infrastrutture significa anche e soprattutto nuove idee sulla gestione della sanità, da decenni ormai lasciata nelle mani di questo o quel Commissario esterno alla nostra realtà, tanto da distruggere ciò che di buono era stato creato. La sanità deve ritornare ai calabresi con la costituzione di una "vera cabina di regia" composta da professionisti competenti ed adeguati al ruolo, e ne abbiamo di molti che potrebbero essere protagonisti.

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Un programma di rilancio non può non passare da un nuovo assetto del territorio fornendo soprattutto ai giovani mezzi adeguati alla loro crescita ed affermazione. Un ruolo importante dovrà essere svolto dagli indirizzi scolastici professionali. In un recente passato i giovani diplomati degli studi tecnici erano merce pregiata per le grandi industrie, soprattutto chimiche, che abusavano a piene mani dei nostri giovani preparati e vogliosi di affermarsi professionalmente. Il centro del nostro rilancio non può che passare esclusivamente da loro, ai quali stiamo consegnando una terra ormai spoglia di occasioni e di prospettive di vita". Lo afferma in una nota Giuseppe Sergi candidato alle prossime elezioni Regione Calabria con la lista "Noi con L'ITALIA".