Ecco il codice numerico con cui comunicavano i narcotrafficanti della ‘ndrangheta

pizzinocryptodi Claudio Cordova - La prima parola che gli investigatori della Guardia di Finanza riescono a decifrare è "con". Un lavoro difficile, complesso, lungo. Ma che porta alla svolta. Da quel momento, c'è un punto di partenza per scoprire gli enormi e lucrosi traffici di droga messi in atto dalle cosche di Rosarno.

L'inchiesta "Crypto" ha permesso di arrestare 10 corrieri della droga e di sequestrare circa 80 kg di cocaina, che una volta immessa in commercio avrebbe fruttato all'organizzazione più di 4 milioni di euro, oltre che svariati chili tra "marijuana" ed "hashish". Inoltre, dall'attività d'indagine è emerso che, tra l'aprile e il novembre del 2018, l'organizzazione criminale ha movimentato, oltre a quelli sequestrati, altri 140 kg di cocaina.

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Un'indagine che ha aperto nuovi squarci sui meccanismi di accumulo del denaro da parte delle cosche. Anche con l'apertura di nuovi flussi di cocaina. Su tutti, quello con Malta. Un inedito fin qui. Ma, soprattutto, appare interessante per i metodi con cui gli indagati comunicavano.

I soggetti, deputati alla pianificazione delle importazioni e al successivo smistamento della droga sul territorio nazionale, operavano in un'ottica prettamente aziendale, che poteva contare sull'utilizzo di SIM tedesche. Da Rosarno, comunicavano in maniera "citofonica" con altri cellulari con numerazione tedesca sparsi sul territorio nazionale. Quindi solo in una comunicazione uno a uno. Queste SIM, acquistate in Germania e intestate a soggetti di comodo, ovvero senza intestatari, rendevano ancor più difficile l'identificazione degli usuari delle diverse utenze. Inoltre, gli indagati comunicavano esclusivamente tramite SMS, evitando che potesse palesarsi la loro voce, potenzialmente utile a un eventuale riconoscimento, e spesso utilizzando un molteplice livello di "protezione" costituito da messaggi contenenti codici numerici predefiniti.

A ogni lettera dell'alfabeto corrispondeva un numero, assegnato apparentemente senza logica alcuna. Molto complicato, quindi, individuare la "parola 0", da cui poi tentare di decifrare tutto il resto. Ma gli inquirenti ci riescono. E la prima parola che viene individuata è "con". Da lì, poi, si inizia a ricostruire il sistema relazionale dell'organizzazione transnazionale. "L'interpretazione di questo codice e' stata davvero molto difficoltosa. Si trattava di messaggi che recavano solamente dei numeri senza nessuna indicazione o punteggiatura. Grazie all'abilità degli investigatori è tato possibile dare un significato a questi numeri che peraltro oggi hanno trovato riscontro in un pizzino, sequestrato, riportante il codice attraverso cui i numeri vengono abbinati alle lettere" ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri.