I Popolari del Movimento NOI istituiscono il Dipartimento Nazionale della Salute: "Preoccupati per sentenza Consulta"

Facendo seguito al dispositivo della Corte Costituzionale i Popolari del Movimento Civico NOI istituiscono il "Dipartimento Nazionale della Salute" al quale affidano il compito di contribuire all'evoluzione positiva della Sanità Pubblica.

"Il dispositivo della Consulta - afferma il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo - non è da sottovalutare perché ha fatto circostanziato i reali problemi che stanno degenerando la Sanità Pubblica rendendo incapace Commissari, Pubblica Amministrazione e lo stesso Governo, di risolvere la crisi pandemica. 'In situazioni particolarmente critiche come quella dell'ultradecennale commissariamento della sanità della regione Calabria - recita il dispositivo della Corte Costituzionale - lo Stato non può limitarsi a un mero avvicendamento del vertice, senza considerare l'inefficienza dell'intera struttura sulla quale tale vertice è chiamato a operare in nome dello Stato'. Parole dirette e pesanti che devono farci riflettere ma anche aggregarci nell'azione al fine di contribuire alla risoluzione dei problemi".

"'È quindi incostituzionale - continua la Consulta - non avere previsto che al prevalente fabbisogno della struttura di supporto del commissario ad acta debba provvedere direttamente lo Stato con personale esterno. È altresì incostituzionale - afferma la Corte Costituzionale - avere imposto alla Regione di mettere a disposizione un contingente minimo anziché massimo di 25 unità di personale regionale".

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"Siamo innanzi alla negazione dei diritti fondamentali dell'Uomo - conclude Fabio Gallo - e se il mondo del Civismo non farà la sua parte ora, lo sforzo dell'Alta magistratura rimarrà vano. Questo il motivo per cui il Movimento Civico NOI ha dato vita al Dipartimento Nazionale della Salute che consentirà di unire professionalità e competenze di settore in campo nazionale con il fine di sostenere con proposte concrete il ripristino di diritti e doveri da parte di tutti gli attori chiamati dalla Corte Costituzionale a provvedere in Calabria, sapendo che il problema verificatosi in Calabria è costume dell'intero Paese".