Inchiesta "Fake Onlus", 10 condanne fino a 11 anni. Ipotesi infiltrazione 'ndrangheta

toga15aprSono dieci le condanne - da 11 anni a 4 anni e 9 mesi - inflitte dal tribunale di Milano nei confronti degli arrestati nell'inchiesta "Fake Onlus" che nel luglio 2019 aveva portato gli uomini della Guardia di finanza di Lodi a smantellare un'organizzazione accusata, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio. L'inchiesta era nata sulle ipotesi di malversazioni e illeciti commessi all'interno di alcune organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano di accoglienza dei migranti.

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Per Daniela Giaconi, finita in carcere con l'accusa di essere il capo della presunta associazione per delinquere che avrebbe gestito la truffa allo Stato sulla accoglienza dei migranti, la pena più elevata, a 11 anni. Il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche, ha disposto la confisca di quasi 9 milioni di euro e riconosciuto il danno alla parte civile Ministero dell'Interno da quantificare in sede civile. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.

L'indagine delle Fiamme Gialle, coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Gianluca Prisco, ha svelato come con le Onlus - Area solidale, Gli amici di madre Teresa, Volontari senza frontiere, Milano Solidale - il gruppo abbia incassato i sette milioni di euro e li abbia (per almeno 4,5 milioni) dirottati su conti privati, giustificando le uscite con finti progetti e incarichi a psicologi, criminologi e operatori sociali.

Favori destinati, secondo l'accusa, anche a uomini della 'ndrangheta. Tra le condanne maggiori quella a Roberto Tirelli (8 anni e sei mesi) considerato "prestanome" di Giaconi e Sandra Ariota (8 anni e tre mesi), considerata "organizzatrice" del sistema illecito.

(Adnkronos)