"Mussolini fautore di una rivoluzione sociale", Cristallo: "Da Spirlì irricevibile revisionismo storico"

cristallo-jasmine-Nino Spirlì "candidato del centrodestra alla vicepresidenza della Regione Calabria, si lascia andare ad un irricevibile revisionismo storico attingendo a quella sequela di fandonie messe in circolazione settant'anni fa dai fascisti stessi e finalizzate a mistificare la realtà, stravolgendola ad uso e consumo di una dittatura sanguinaria". Così Jasmine Cristallo, portavoce nazionale delle Sardine, in una conversazione con l'AdnKronos, dopo le parole del presidente leghista della regione Calabria, in tema di fascismo, nel corso di una trasmissione online. "I saggi di eminenti storici sul tema sono innumerevoli e anche di approccio semplice nella lettura, per cui consiglio un necessario e urgente approfondimento prima di lanciarsi in dichiarazioni spericolate", sottolinea Cristallo, replicando al leghista e ricordandogli "che se Spirlì può parlare così è perché c'è la democrazia conquistata dai partigiani: al tempo di Mussolini si andava in galera o al confino".

--banner--

Cristallo, poi allarga il campo, non risparmiando critiche alla candidata del centrosinistra alla Regione, Maria Antonietta Ventura: "Il punto, però, per quel che mi riguarda non è il contenuto delle dichiarazioni di Spirlì, quanto il fatto che di fronte a questa destra - la destra di chi nel 2021 ci viene a raccontare che Mussolini era un rivoluzionario sociale - il centrosinistra abbia messo in campo la peggiore offerta politica possibile: a partire da Pd/M5s/Leu che hanno paracadutato in Calabria un industriale, passando per Iv con il candidato a tutto Magorno, per finire a de Magistris e alla sua allegra compagnia di populisti e demagoghi che in modo per me inspiegabile ha raccolto adesioni anche da alcuni esponenti stimabili della sinistra storica in Calabria".

"Ovviamente, il passo decisivo verso il baratro del centrosinistra l'ha compiuto l'asse Pd-M5S. Ricordo a me stessa che per oltre un anno la narrazione imperante dentro questo schieramento era l'unità contro le destre razziste e sovraniste, per oltre un anno come movimento abbiamo girato l'Italia in una preziosa campagna di sensibilizzazione e consapevolezza collettiva, riempendo piazze e spazi lasciati vuoti colpevolmente", dice l'esponente calabrese del movimento antagonista al sovranismo.

"Giusto il tempo, però, di arrivare in Calabria - alla prima prova da leader di Conte e Letta - e questo schema salta all'improvviso - accusa Cristallo -. Per cui ci ritroviamo una candidata completamente avulsa dal dibattito politico e pubblico, con evidenti criticità legate al conflitto d'interesse per i rapporti tra le sue aziende e le commesse pubbliche. Altro che patrimoniale e lotta alle disuguaglianze, a questo punto ci si attende una dichiarazione della candidata con cui chiarisca che l'azienda di famiglia non parteciperà ad alcun appalto pubblico per i prossimi 5 anni". Per Cristallo "i temi caldi sono dunque molteplici e tutti spinosi, per cui ci si attende l'arrivo in Calabria di Conte, Speranza e Letta in persona, così avranno modo di spiegare ai calabresi la loro esplicita volontà di consegnare questa terra alla peggiore destra d'Italia, quella appunto che riabilita Mussolini e il fascismo e fa carta straccia della Costituzione".