Agricoltura, Parentela (M5S): "Superata impasse delle Regioni sui fondi FEASR, stanziati ulteriori 1,4milioni alla Calabria"

«La promessa fatta in Aula a Montecitorio dal ministro Patuanelli in risposta al nostro question time è divenuta realtà: a seguito di un suo Decreto in Consiglio dei ministri viene sbloccato un ulteriore stanziamento pari a 92,7 milioni di euro superando la querelle relativa al riparto del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) per il periodo transitorio 2021-2022. Dall'impasse del mancato accordo tra le Regioni dello scorso autunno, si giunge a una soluzione in grado di accontentare le singole richieste, garantendo a tutti le somme percepite in passato a fronte del nuovo riparto che applica per il 90% i cosiddetti criteri storici e per il 10% quelli nuovi per il 2021 e 70-30% per il 2022. Sono pienamente soddisfatto, assieme ai colleghi della commissione Agricoltura, per aver raggiunto un obiettivo per cui abbiamo sempre lavorato dietro le quinte e che riesce a sbloccare finalmente i fondi tanto attesi dalle imprese agricole». Lo dichiara il deputato Paolo Parentela, esponente M5S in commissione Agricoltura.

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«Agli oltre 3 miliardi di euro complessivi del FEASR - prosegue -, si sommano così 40,2 milioni per la Campania, 26,5 milioni per la Sicilia, 19 milioni per l'Umbria, 5,6 milioni per la Basilicata e 1,4 per la Calabria. Si viene incontro alle richieste soprattutto delle Regioni del Sud Italia che, a fronte dei criteri stabiliti nella Conferenza delle Regioni nel 2014 e dell'accordo sul riparto del biennio 2021-2022, senza questa soluzione avrebbero visto perdere il relativo stanziamento». «Alla soddisfazione di aver raggiunto questo risultato, dopo un lavoro di concerto con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, - conclude Parentela - si aggiunge l'invito agli assessori regionali a spendere in maniera rapida ed efficace queste somme così da evitare qualsiasi disimpegno e garantire concreto sostegno alle imprese agricole, che di certo non si nutrono di polemiche ma di risorse e fatti».