Covid: allerta frodi finanziarie e creditizie anche in Calabria

L'emergenza pandemica e le misure restrittive messe in campo dagli Istituti di Credito e dagli Uffici postali per limitare il rischio di contagio hanno determinato l'incremento dell'utilizzo delle piattaforme on-line per l'accesso ai servizi finanziari. Una situazione che si protrae da tempo ma che espone i cittadini non adeguatamente attrezzati di competenze informatiche alle insidie della rete e alla gestione sicura delle proprie home banking.

In questo tempo di pandemia, di crisi per molte famiglie, di difficoltà nell'accesso diretto ai servizi bancari e postali, di aumento degli acquisti online e di progressivo disuso del contante, si registra infatti l'incremento dei tentativi di frodi telematiche finanziare e creditizie per la scarsa propensione di molti cittadini all'utilizzo di sistemi informatici divenuti tuttavia necessari e quasi imposti dalle politiche industriali del sistema finanziario.

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Il sistema di frodi, conosciuto come phishing, messo in campo dai cyber criminali, consiste nell'inoltro di sms, telefonate e mail con uso di loghi perfettamente uguali a quelli dei maggiori Istituti di Credito attraverso cui si carpiscono dati sensibili successivamente utilizzati per l'esecuzione di disposizioni di addebito ai danni dei clienti. Il fenomeno del phishing, e delle sue diverse forme, è una delle più insidiose frontiere delle truffe online che colpisce indistintamente, a prescindere dall'entità delle liquidità possedute.

Tale fenomeno sta riguardando sempre più calabresi che si sono trovati, anche in questi giorni, con conti correnti aggrediti dalle truffe e che, solo per effetto della pronta segnalazione, sono riusciti a sventare. Ma non sempre si riesce a riparare facilmente al danno.

Nel 2019 la Polizia di Stato aveva intercettato 200mila truffe online e fra queste, 6.854 casi di truffe finanziarie con la difficoltà a bloccare e recuperare le somme frodate nei Paesi extraeuropei. La Polizia Postale nel 2020 ne ha rilevato 98.000. La stessa Consob mesi fa ha messo in allerta sull'aumento delle truffe online durante la pandemia attraverso proposte di investimenti particolarmente fruttuose. Nel primo semestre del 2020 l'Osservatorio del Crif ha registrato 11.200 frodi creditizie per un danno di 65 milioni ed un importo medio a frode di 5.792 euro.

Federconsumatori, vista la crescita del fenomeno, chiede agli Istituti operanti in Calabria oltre che di rafforzare i loro già sofisticati algoritmi di protezione alle più complesse insidie di hackeraggio, di intervenire in maniera capillare per un'opera di maggiore trasparenza, informazione e sensibilizzazione a tutela dei consumatori.

"A nostro parere servono ampie e visibili campagne pubblicitarie di informazione televisiva e di stampa e maggiori consulenze da parte degli addetti per mettere in evidenza i rischi e i pericoli che si annidano dietro l'utilizzo di tali sistemi di truffa che con un click possono prosciugare i risparmi di una vita.

Nel raccomandare ogni consumatore a prestare la massima attenzione a link, mail o messaggi sospetti, Federconsumatori Calabria, nell'ambito dell'assistenza che offre tramite i propri sportelli, comunica l'attivazione dal mese di maggio di uno sportello dedicato per rafforzare la propria attività di informazione, di tutela e di assistenza finanziaria nella città Capoluogo di regione".