‘Ndrangheta, De Raho: "Cina chiusa a cooperazione giudiziaria"

de raho 600La Cina "non e' molto aperta alla cooperazione giudiziaria", e di cio' l'Europa dovrebbe occuparsi. Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza su "Impatto economico della criminalita' organizzata e del riciclaggio e la pandemia", organizzata dalla Commissione europea.

"In una indagine sviluppata recentemente - ha spiegato - e' emerso come soggetti contigui alla 'Ndrangheta abbiano creato societa' in alcuni Paesi extraeuropei per la compravendita di dispositivi di protezione individuale. In alcuni casi l'acquisto di tali dispositivi era quasi pari al loro prezzo di vendita: attraverso il passaggio di ordinativi e di flussi finanziari dall'uno all'altro soggetto si e' portata in Cina una grossa disponibilita' finanziaria. In quel Paese, e' evidente, sono stati creati soggetti referenti di quelli che operavano nei Paesi europei, gestiti dalla stessa triangolazione criminale".

"Una triangolazione di questo tipo - ha aggiunto - determina un'enorme difficolta' di contrasto. La Cina non e' molto aperta alla cooperazione giudiziaria. Anzi, ignoro totalmente che vi siano aperture di questo genere. Probabilmente l'Europa dovrebbe occuparsi anche di questo".

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