Il Governo Conte ottiene la fiducia al Senato: 156 favorevoli, 140 contrari

conte governo senatoIl Governo Conte ottiene la fiducia al Senato con 156 voti favorevoli, 140 contrari e 16 astenuti. L'esecutivo giallorosso "tiene" alla prova di Palazzo Madama, pur non raggiungendo la maggioranza assoluta dei 161.

La senatrice di Forza Italia-Udc, Maria Rosaria Rossi ha votato la fiducia al governo, nell'aula del Senato. Anche Andrea Causin, senatore di Forza Italia ha votato la fiducia al governo nell'aula del Senato. Anche i senatori Lello Ciampolillo, ex parlamentare del M5s, e Riccardo Nencini di Italia viva hanno entrambi votato la fiducia al governo.

Drago, Martelli e Giarrusso (Misto) hanno votato no. No anche di Paola Binetti, senatrice Udc, e di Minuto (FI).

Matteo Renzi si è astenuto nel voto di fiducia in Senato. Si è astenuta anche l'ex ministra Teresa Bellanova.

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Le comunicazioni del premier e il dibattito in Senato. Nel suo intervento in Aula, il premier Giuseppe Conte ha difeso l'azione del suo governo, con la sottolineatura rivolta a Iv, che "le opere" del dl semplificazioni "non si sono mai fermate e i cantieri sono aumentati". Il premier, davanti a Renzi, ha confermato che il rapporto è rotto: "Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza". Si volta pagina, dunque.

Conte ha quindi confermato la vocazione europeista e atlantica ("lavoreremo subito con Biden") e ha posto l'accento sul lavoro fatto per il meridione.

"Ora bisogna rimarginare la ferita della crisi", sostiene Conte chiedendo aiuto ai volenterosi e ribadendo la necessità anche di una legge proporzionale, "il maggioritario creerebbe instabilità" e di una riforma "meditata" del Titolo V. Come ieri, il premier ha chiuso citando l'appello di Mattarella alla responsabilità e fiducia, accolto da un lungo applauso della maggioranza e brusii dell'opposizione. "Chiediamo - ha detto - un appoggio limpido, un appoggio trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. Certo i numeri sono importanti, oggi lo sono ancor di più. Questo è un passaggio fondamentale nella vita istituzionale del nostro Paese ed è ancora più importante la qualità del progetto politico".

"Lei ha avuto paura di salire al Colle perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni", ha detto Matteo Renzi, attaccando il premier. Il leader di Italia Viva, autore dello "strappo" e della crisi di Governo, ha aggiunto: "Sono mesi che chiediamo una svolta, non è vero che siamo stati irresponsabili, siamo stati fin troppo pazienti".

"Conte pensa di andare avanti con una striminzita maggioranza alla Camera e una non maggioranza al Senato, insomma non hanno i numeri", ha poi commentato all'esito del voto l'ex premier.

Intanto Giorgia Meloni e Matteo Salvini chiedono un incontro al Colle: "Ho sentito Salvini - ha spiegato Meloni - e sentirò Berlusconi. Insieme dobbiamo chiedere un colloquio al presidente della repubblica, andare a trovarlo per chiedere come intenda affrontare le prossime settimane. L'unica cosa che non si può fare e' fingere che tutto vada bene".

(Foto Ansa)