Recovery Fund, Sofo (Lega) in Parlamento chiede a UE e Conte aumento fondi per infrastrutture Sud

Bruxelles, 19 gen – "Se vogliamo creare un'Europa che sia attore geopolitico forte, le infrastrutture devono essere una priorità. Tuttavia è necessario un cambio di approccio che riconosca il ruolo strategico del Mediterraneo. Finora infatti gli investimenti UE sono andati quasi tutti per sviluppare il TEN-T nel centro Europa per poi adesso privilegiare l'Est e il Nord. Invece è ora che l'Europa volga la sua attenzione a Sud. All'Italia e al suo Mezzogiorno, ponte proiettato verso quell'Africa la cui stabilità è essenziale per la sicurezza e il futuro del nostro continente. Ma che non può svolgere questo compito perchè ancora oggi, nel 2021, decine di milioni di europei che vivono nel Meridione non hanno autostrade, treni, porti e aeroporti adeguati per comunicare con il resto del Mondo. Eppure su 150 miliardi necessari per completare il TEN-T in Italia, il governo Conte nel Recovery Plan ne ha destinati solo 30. Una miseria. Se si vuole davvero un'Europa unita e sicura, si prenda ad esempio l'Antica Roma e costruiscano in fretta strade ponti e ferrovie per unirla. Iniziando da quel Sud che è stato abbandonato ma che è un avamposto indispensabile per il futuro di tutto il continente".

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Così l'eurodeputato della Lega Vincenzo Sofo intervendo oggi nel corso della seduta plenaria al Parlamento Europeo durante il dibattito sullo sviluppo della Rete di infrastrutture europee Ten-T che "sulla carta prevede l'alta velocità fino a Palermo (dunque con la realizzazione del tanto discusso Ponte sullo Stretto di Messina) ma i cui fondi fino a oggi sono stati assegnati principalmente a Germania, Francia e, per quanto riguarda l'Italia, alle regioni del Nord".