Conte presenta il nuovo Dpcm: "Stiamo evitando lockdown generalizzato. Sarà un Natale diverso da tutti gli altri"

conte-dpcm-natale"Sarà un Natale diverso dagli altri ma non meno sentito". Lo afferma Giuseppe Conte chiarendo che la strada per uscire dall'emergenza covid è ancora da costruire e che bisogna attendere, dal prossimo anno, le cure monoclonali e i vaccini. Il premier ha presentato in una conferenza stampa da Palazzo Chigi il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da domani fino al 15 gennaio.

Spostamenti limitati e strette il 25, il 26 e a Capodanno. "Abbiamo evitato il lockdown generalizzato - sintetizza il premier Giuseppe Conte spiegando il provvedimento - ma ora non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già a gennaio e non essere meno violenta della prima"."Resta il divieto di spostarsi dalle 22 alle 5, per Capodanno varrà fino alle 7 del mattino".

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Qualche deroga sarà però concessa, anche alla luce del parere del Comitato tecnico scientifico secondo il quale, proprio in considerazione della differenza di dimensioni tra città metropolitane e comuni minori, vanno comunque garantiti per le realtà più piccole gli spostamenti "per situazioni di necessità e per la fruizione dei servizi necessari", a partire dal non lasciare gli anziani da soli. Lo stesso Conte conferma che tra i motivi che rientrano nello "stato di necessità" c'è l'assistenza alle persona non autosufficienti, così come sarà possibile sempre rientrare non solo alla propria residenza ma anche nel luogo "dove si abita con continuita'", una formula per consentire il ricongiungimento delle coppie conviventi. Prevale dunque la linea dei rigoristi nel giorno in cui l'Italia registra purtroppo il record di vittime per Covid dall'inizio della pandemia, 993 in 24 ore. Il decreto legge 'cornice', gia' in vigore, e il Dpcm valido dal 4 dicembre fino al 15 gennaio, contengono tutte le restrizioni già annunciate nei giorni scorsi e nessuna delle 'concessioni' che erano state ipotizzate o chieste dai governatori. Niente centri commerciali aperti nei fine settimana e nei festivi, ristoranti chiusi la sera, niente sci fino al 7 gennaio, quarantena per chi viene dall'estero. Ma è sulle misure previste dal 21 dicembre al 6 gennaio che si è acceso lo scontro piu' duro. Chi va all'estero dovrà poi rimanere due settimane in quarantena, chi decide di passare l'ultimo dell'anno in albergo dovrà cenere in camera ma soprattutto non ci si potrà muovere dal proprio Comune a Natale, Santo Stefano e Capodanno, giorno questo in cui anzi il coprifuoco sarà posticipato dalle 5 alle 7. Unica concessione, l'apertura dei ristoranti a pranzo il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, anche se il divieto di muoversi sarà comunque un ostacolo.

"Ci sono tutte le condizioni per un rientro in sicurezza" in scuola "ma se la curva resta alta è tutto molto complicato", ha affermato Conte, parlando del ritorno a scuola e ribadendo che il pericolo è soprattutto legato all'esterno degli istituti. "Bisogna evitare occasioni di contagio", afferma. "A gennaio - la promessa del premier - tutti gli studenti torneranno a scuola in sicurezza".