Le licenze e le certificazioni necessarie per aprire e gestire un bar

Aprire una nuova attività è sempre una grande impresa e, talvolta, anche un po' un salto nel vuoto. Se inaugurare un negozio richiede infatti grandi somme di denaro, il discorso può risultare ancora complesso per chi sogna di aprire un bar. In questo caso è infatti necessario ottenere delle licenze ufficiali per poter vendere e cucinare cibo e bevande ai clienti. In questo caso, inoltre, non basta ricevere l'autorizzazione ad aprire il locale, ma è necessario essere in possesso anche di altre certificazioni: ecco quali.

Le molte categorie che devono richiedere le licenze

I baristi però non sono soli: sono molte le categorie che, per operare, hanno bisogno di licenze ufficiali. Queste sono particolarmente importanti quando l'attività, se non regolamentata a dovere, può essere pericolosa per il cliente. La licenza è quindi un chiaro messaggio agli avventori che li rassicura e comunica che il servizio avviene a norma di legge. Sono infatti soggetti a licenza professioni come quella del tassista, che deve infatti dimostrare di essere idoneo a guidare tutto il giorno nel traffico con a bordo altre persone. Per questa ragione deve ricevere un attestato di abilitazione presso una scuola guida, dopo aver frequentato un corso, e superare un esame presso la camera del commercio.

Serve invece a tutelare il denaro dei giocatori la licenza ADM che autorizza sia le sale da gioco fisiche che i casinò online. I secondi, in particolare, hanno bisogno di tutele particolari: sono sempre di più i nuovi casinò che nascono online ed è facile per gli utenti meno esperti imbattersi in truffe. Solo i casinò certificati ADM assicurano senza ombra di dubbio al giocatore la tutela dei suoi risparmi, un gioco leale e la possibilità di ricevere assistenza e venire rimborsato. Anche le tabaccherie, infine, hanno bisogno di una licenza per operare: come per i casinò, anche questa è una licenza dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e viene assegnata alle tabaccherie che rispettano determinate distanze l'una dall'altra e rientrano dentro a una certo livello di produttività.

Le licenze necessarie per aprire un bar

Le licenze necessarie per aprire un bar riguardano principalmente l'igiene e la sicurezza alimentare. Il futuro proprietario del bar deve ottenere l'autorizzazione dal proprio comune e ricevere così una licenza a seconda del tipo di cibo che verrà preparato e venduto e se si intendono vendere alcolici dal 2019 è inoltre di nuovo necessaria una licenza apposita. Non basta però ricevere l'ok del comune. Il proprietario del bar deve dimostrare di saper somministrare cibi e bevande ottenendo un diploma di un corso professionale presso un istituto alberghiero o superando un esame presso la camera del commercio. Dopo aver dimostrato di sapere cucinare e preparare caffè e drink, è però necessario anche provare che i locali siano a norma di legge per quanto riguarda l'igiene.

Sarà l'ASL a rilasciare l'autorizzazione sanitaria necessaria perché il bar diventi operativo dopo un'attenta ispezione presso i locali. Questo controllo sporadico però non basta. Chi lavora nel bar e manipola alimenti deve essere in possesso della certificazione HACCP, che permette in maniera indipendente di identificare i punti di debolezza del locale e di saper applicare autonomamente tutti i protocolli e le linee guida per la sicurezza alimentare e l'igiene. Per ottenere questa certificazione è necessario partecipare a un corso che insegna, seguendo le leggi nazionali ed europee, tutte le pratiche e i passaggi necessari per manipolare e servire cibo e per mantenere il livello di igiene del locale a norma di legge.

Aprire un bar può essere un sogno che si avvera per molti, ma prima di farlo è necessario conoscere a fondo tutte le regolamentazioni a cui il proprietario di un locale si deve attenere e quali sono le licenze obbligatorie per operare l'attività a norma di legge e in totale sicurezza.