Zuccatelli no-mask, il commissario della sanità invia una fake news al giornalista di RaiTre: “Le mascherine fanno ammalare”

zuccatelli messaggio 600di Walter Alberio - "Studio USA: Come trasformare gli asintomatici in malati? Con le mascherine". E' il titolo di un "articolo" che il neo commissario della sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, ha inviato alle ore 7:36 dello scorso mercoledì al giornalista Walter Molino. Il cronista, che in questi giorni si sta occupando della Calabria per la trasmissione di Rai Tre "Titolo V", la scorsa settimana aveva incalzato l'ex commissario Saverio Cotticelli sul piano anti-Covid in Calabria, trovandolo totalmente impreparato. Una situazione grottesca, che ha portato lo stesso Cotticelli a presentare le sue dimissioni prima di essere licenziato da Palazzo Chigi.

Al suo posto, negli scorsi giorni, il Consiglio dei ministri ha quindi nominato Giuseppe Zuccatelli, commissario straordinario del "Pugliese-Ciaccio" e del "Mater Domini", a Catanzaro, nonché già commissario ad interim dell'Asp di Cosenza; ma anche uomo vicino a Pierluigi Bersani e ad Articolo Uno (stesso partito del ministro Speranza), con il quale si candidò alla Camera dei Deputati nel 2018.

Il manager romagnolo, però, non ha avuto neanche il tempo di insediarsi, che è finito al centro della bufera. Durante un incontro avvenuto il 27 maggio 2020 con il collettivo Fem.In. Cosentine in Lotta, Zuccatelli ha affermato infatti che "le mascherine non servono a un ca..o" e che per prendere il virus sarebbe stato necessario baciarsi con la lingua in bocca per 15 minuti filati. Una uscita quantomeno infelice, pronunciata in piena pandemia (e non a marzo, sostengono le femministe), di cui il commissario sembrava essersi pentito, con un dietrofront ufficiale: "Le mascherine sono importanti". Sembrava. Perché pare – e non c'è motivo di dubitare – che il supermanager, dopo essersi trincerato per giorni nel silenzio, abbia inviato lo scorso mercoledì un messaggio Whatsapp al giornalista Rai che era sulle sue tracce: solo un link che rimanda ad ImolaOggi (una non testata giornalistica), senza aggiungere alcun commento. 

Qualora il commissario della sanità in Calabria dovesse realmente condividere le congetture proposte nell'articolo da lui rilanciato in chat, il quadro si aggraverebbe ulteriormente: Zuccatelli, cioè, passerebbe dal decantare l'inutilità della mascherina a sostenerne addirittura la nocività. 

Il contenuto non fa altro che rilanciare, con un copia&incolla, un articolo del 14 ottobre scorso di Affaritaliani.it, nel quale si sostiene che l'uso prolungato della mascherina potrebbe far male; anzi, pare trasformi un asintomatico in un malato Covid. Usando le parole di tal prof. Alberto Donzelli, i paucisintomatici rischierebbero di aggravarsi con l'utilizzo delle mascherine perché andrebbero a "reinalare i propri virus", spingendoli "in profondità nei polmoni".

A supporto di questa "tesi", l'articolo cita uno studio realizzato a settembre dal Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, ovvero l'organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America: "Lo studio del Cdc, anche se non testato su numeri estesi di casi, spiega che il 70.6% dei soggetti che si sono ammalati di Sars-CoV-2 indossava sempre la mascherina, il 14.4% la indossava spesso, per un totale dell'85%, mentre solo il 3,9% non indossava mai la mascherina".

Ma è proprio così? A fare chiarezza è il fact check di Camille Caldera per USA Today, tra i primi tre quotidiani statunitensi per diffusione.

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Lo stesso Cdc, in una serie di tweet del 14 ottobre, spiega che "l'interpretazione secondo cui più portatori di mascherina vengano infettati rispetto a chi non la indossa è errato". E aggiunge: "Le persone con e senza #COVID19 avevano livelli elevati di utilizzo della mascherina in pubblico", ma – si evidenzia – "anche per coloro che indossano sempre una mascherina, ci sono attività in cui le mascherine non possono essere indossate", come mangiare o bere. "Togliersi la mascherina per mangiare in un ambiente pubblico ha molto a che fare con la contrazione del coronavirus", ha rilevato lo studio.

E ora veniamo alla questione dei numeri. Il rapporto "ha analizzato 314 adulti sintomatici che hanno ricevuto risultati del test SARS-CoV-2 positivi e negativi tra l'1 e il 29 luglio. Di questi 314 pazienti, 154 sono risultati positivi, indicati nella tabella come 'case patients'. Altri 160 risultati negativi", indicati nella tabella come 'control patients'. "È vero che il 70,6% dei pazienti positivi ha dichiarato di indossare sempre la mascherina", ma è altrettanto vero (e questo viene omesso nell'articolo linkato da Zuccatelli) che "una percentuale ancora più alta dei pazienti che non hanno contratto il virus" ha dichiarato di "indossare sempre le mascherine", ovvero il 74,2%; il che "suggerisce – sottolinea il Cdc - che la loro mascherina potrebbe aver contribuito a tenere lontano il virus".

Un altro motivo per cui entrambe le percentuali sono così alte è perché – spiega Cdc - "la maggior parte dei partecipanti allo studio - 226 pazienti su 314, ovvero il 72% - ha riferito di aver indossato 'sempre' le mascherine", mentre solo 11 hanno dichiarato di non averle mai indossate. Da qui la bassa percentuale di persone positive (3,9%) e negative (3,1%) no-mask sul totale delle persone testate. Usare questo dato per dimostrare, quindi, che le persone che indossano le mascherine costituiscono la maggior parte dei casi di COVID-19 è fuorviante.

Il Cdc rileva inoltre che oltre il 40% dei pazienti positivi al test "ha avuto uno stretto contatto con un individuo infetto, rispetto a solo il 14% dei negativi".

Usa Today, successivamente, risponde alla domanda: le mascherine raccolgono particelle o peggiorano il rischio di contrarre il COVID? "Non c'è nulla nel rapporto a sostegno dell'affermazione che le maschere raccolgono particelle virali o aumentano le probabilità che i pazienti contraggano COVID-19", è la risposta.

Secondo quanto riportato dal quotidiano statutinense, "Wesley Self, uno degli autori principali dello studio e professore alla Vanderbilt University School of Medicine, ha scritto a 'Health Feedback' (una rete mondiale di scienziati che verifica le informazioni), asserendo: "Nessuno dei nostri dati dimostra che indossare una mascherina aumenta il rischio di COVID-19".

E ancora: "Ben Neuman, virologo presso la Texas A&M University-Texarkana, ha valutato il rapporto per PolitiFact" (sito di fact checking, ndr) e ha concluso che "non c'è nulla in questo rapporto che indichi che l'uso della mascherina è associato a più coronavirus".

In realtà, viene spiegato come le mascherine rallentino la diffusione del Coronavirus, che si propaga principalmente attraverso le goccioline respiratorie. In questo senso, "le mascherine forniscono una semplice barriera per impedire alle goccioline di viaggiare nell'aria e sugli altri quando un individuo infetto tossisce, starnutisce o parla. Le mascherine sono più efficaci se sono ampiamente utilizzate in ambienti pubblici".

La valutazione finale di USA Today è la seguente: "Sulla base della nostra ricerca, l'affermazione che uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention mostra che i portatori di mascherine hanno maggiori probabilità di contrarre COVID-19 è FALSA. Il rapporto sostiene effettivamente l'efficacia delle mascherine nel rallentare la diffusione del coronavirus. Numerosi altri studi confermano anche questa conclusione".

Le raccomandazioni per evitare il contagio continuano, quindi, ad essere le stesse: distanziamento sociale, uso della mascherina e frequente lavaggio delle mani.

Fonti: https://eu.usatoday.com/story/news/factcheck/2020/10/15/fact-check-cdc-report-masks-covid-19-tests-misinterpreted/3643312001/

https://twitter.com/CDCgov/status/1316483997061517314

https://healthfeedback.org/claimreview/mask-use-does-not-lead-to-a-higher-risk-of-covid-19-as-viral-social-media-posts-claim/?fbclid=IwAR3BBRHt2Uja9hTGw9UOy23MBjQtd-wl5zCcw0yUL8VAQgcr1l-C1wjrr3w

https://www.politifact.com/factchecks/2020/oct/13/facebook-posts/masks-dont-collect-coronavirus/?fbclid=IwAR3DKlF_mIKgB3HxGSn5ucA8siBmngbPbpY7EJZ7EGAo1oYGfCP3JXXrKWI