Covid e nuove restrizioni, Siulm: "Situazione allarmante, utilizzare l'esercito e avviare coprifuoco"

"Le cifre del contagio da coronavirus tornano a fare paura. La curva sale, solo ieri oltre 15mila nuovi positivi con un aumento di decessi e di ricoveri nelle terapie intensive.

Sottovalutare questi segnali sarebbe da irresponsabili, dobbiamo farci trovare pronti e non abbassare la guardia rispetto al rischio di una seconda ondata.

Perciò le restrizioni ulteriori contenute nell'ultima ordinanza firmata dal presidente Spirlì che verranno applicate di qui a breve in Calabria, sono a nostro avviso improcrastinabili e vanno nella direzione che noi ci siamo permessi di suggerire in tempi non sospetti.

Le forze dell'ordine sono già in una fase di pre-allerta e soprattutto sul nostro territorio o laddove insistono centri di accoglienza per migranti risultati positivi al Covid, sono state chiamate a servizi di controllo per assicurare l'ordine e la sicurezza pubblica.

È evidente che una ulteriore impennata dei contagi metterebbe anche noi, nella situazione di dover investire una parte cospicua delle risorse e degli uomini che abbiamo a disposizione, per il contenimento della pandemia.

A questo punto ci chiediamo se non sia opportuno già adesso chiedere al governo di affiancare l'esercito alle forze dell'ordine in un piano anti-Covid pur sapendo bene che l'utilizzo dell'esercito è già previsto dai piani di emergenza elaborati in consiglio dei ministri nel caso di una riacutizzazione dell'emergenza.

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Dopo averlo fatto nelle fasi cruciali della pandemia, acquisendo competenze importanti per fronteggiare il Sars-Cov2, l'esercito ha dato un contributo fondamentale per scongiurare il collasso del nostro sistema sanitario. E ora dispone già, per esempio, di 10mila mascherine Ffp3, 300mila Ffp2e tre milioni di chirurgiche. Ma non è tutto: 100mila test sierologici, 6000 tute, 4000 occhiali e diverse migliaia di calzari e doppi guanti. Questo per quanto riguarda le protezioni individuali. Ci sono poi i mezzi, il parco auto, rafforzato con l'acquisto di quattro ambulanze per il biocontenimento: si tratta di macchine speciali in grado di garantire il trasporto di positivi in condizioni di assoluta sicurezza e con assistenza di alto livello. E ancora: ci sono 250 medici e 400 infermieri specializzati che l'esercito potrà dislocare in base alle emergenze, spostando rapidamente queste persone lungo tutto il paese. Accorgimenti e modalità di lavoro che erano state messe a punto nei mesi del lockdown e che potrebbero tornare utili in caso di ricaduta.

C'è poi un ultimo aspetto sul quale credo sia utile iniziare a riflettere ed è l'opportunità e la fattibilità pratica di una qualche forma di coprifuoco. È già attivo in altre regioni e l'ultima ordinanza del presidente Spirlì lo prevede anche sul nostro territorio. Sia chiaro: siamo perfettamente consapevoli degli effetti depressori sulle attività economiche legate alla ristorazione ma non possiamo ignorare che proprio la movida rappresenta una formidabile occasione di contagio e di diffusione del virus soprattutto tra i giovani tradizionalmente più refrattari agli obblighi e alle imposizioni di legge.

Come SIULM Calabria crediamo sia opportuno avviare un confronto su questi aspetti senza aspettare oltre. I dati di questi giorni non consentono tentennamenti: adesso abbiamo le informazioni e gli strumenti per contrastare efficacemente il Coronavirus. Usiamoli".

E' quanto si legge in una nota di Amedeo Di Tillo, Segretario generale SIULM Calabria.