Cento anni di Confagricoltura, Statti: “Buoni i propositi di Conte per il Sud”

«In questi cento anni di storia della nostra organizzazione sono convinto che Confagricoltura ha contribuito a far crescere il Paese e dunque anche la nostra regione. Attraverso quei capisaldi che, come ha evidenziato il nostro presidente Giansanti, "contraddistinguono da sempre l'impegno di Confagricoltura nella sua attività sindacale: tutela dell'impresa, efficienza e competitività. Ma anche protezione delle risorse naturali, tutela dei lavoratori e del benessere della collettività"». Così Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria a margine della cerimonia che si è svolta a Palazzo Colonna a Roma per la celebrazione dei cento anni di Confagricoltura. Un appuntamento che ha visto la partecipazione, oltre che del presidente nazionale Massimiliano Giansanti e dei vertici dell'associazione di produttori, del capo dello Stato, Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e del ministri dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. «Sono passati cento anni dalla nascita della nostra organizzazione – ha sostenuto – e siamo presenti e più vivi che mai. Pronti a cogliere le sollecitazioni e le proposte che provengono dalla miriade di imprese che rappresentiamo e farcene portavoce davanti i vertici delle istituzioni locali e nazionali». «Questo – ha aggiunto – non per spirito di corporazione ma per garantire un processo di crescita dell'intera economia calabrese. L'agricoltura ha dimostrato anche in questo terribile anno, caratterizzato dalla pandemia, di giocare un ruolo chiave per garantire approvvigionamenti ai calabresi nei lunghi mesi di lockdown e mantenimento dei livelli occupazionali». «I dati chiariscono – ha detto Statti - come ha evidenziato anche il presidente Conte nel suo intervento, che è stato un settore che più di altri ha tenuto nonostante la pesante crisi economica che ha investito anche la Calabria. Ma con grandi sofferenze».

«In questo senso non possiamo che cogliere positivamente le parole espresse dal premier – ha detto ancora Statti – che nel parlare dei programmi futuri del Governo ha posto un'attenzione particolare al ruolo dell'agricoltura soprattutto nel Mezzogiorno. Conte ha riconosciuto "il ruolo strategico svolto dall'agricoltura di prossimità per garantire materie prime nei momenti più difficili dell'epidemia che non sono mai mancate negli scaffali degli italiani". Questo fa percepire che il premier ha colto in pieno quel ruolo che come sistema produttivo calabrese abbiamo portato avanti come una sorte di missione».

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«E ci fanno ben sperare – ha sottolineato – i punti programmatici esposti dal premier che faranno parte integrante del Piano nazionale di ripresa e resilienza per accedere alle risorse del Recovery Fund. Tra questi Conte ha accennato alle misure che il Governo è in animo di attivare per far recuperare il gap infrastrutturale del sistema produttivo agricolo del Sud Italia. Un aspetto che da sempre riteniamo centrale per superare le criticità che contraddistinguono i nostri territori». «Crediamo che politiche lungimiranti – ha tenuto a precisare Statti – tese a rilanciare investimenti pubblici per migliorare le infrastrutture possano contribuire sensibilmente a ridurre i divari economici e sociali con il resto del Paese». «Noi come Confagricoltura in questi cento anni di storia – ha concluso – abbiamo dimostrato di essere al fianco di un comparto che ha dato tanto all'economia calabrese e che, se verranno offerte le condizioni, molto altro potrà offrire al processo di crescita futura».