Manna (Autorità Idrica Calabria): “Scongiurare rischio esclusione dalla pianificazione degli investimenti infrastrutturali comunitari”

Procede a ritmo serrato il percorso intrapreso dall'Autorità Idrica Calabria per giungere a definire la forma di gestione del gestore unico del servizio.

Durante l'assemblea dei sindaci, svoltasi ieri nella cittadella regionale, il presidente Marcello Manna ha sottolineato come sia "fondamentale il processo di riorganizzazione della governance del servizio, che ha come principale obiettivo – si legge in una nota dell'Autorità Idrica - quello di restituire ai cittadini calabresi un servizio efficiente ed efficace, al pari di tutte le altre regioni d'Italia. Per questo sollecitiamo il governo regionale affinché si acceleri tale percorso che porterà finalmente ad uscire dalle presenti criticità".

"Attendiamo entro i primi giorni di ottobre la relazione così come stabilito dall'art. 34 della ex legge Madia e il piano industriale commissionato a CSEL e allo studio del professore Stefano Pozzoli: da qui sceglieremo la forma di gestione e l'adeguamento del piano d'ambito. Abbiamo scelte importantissime da compiere attraverso cui, in un periodo accettabile e compatibile con le criticità che fronteggiamo come sindaci sul territorio, dobbiamo riuscire a superare i ritardi che affliggono l'organizzazione di un servizio così fondamentale".

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"Dobbiamo scongiurare il rischio concreto che la Calabria possa essere esclusa dalla pianificazione degli investimenti infrastrutturali comunitari a causa della mancata aderenza alle condizionalità abilitanti richieste dalla stessa Comunità Europea. Per questo proseguiremo, con ritmi serrati, a scrivere il futuro dell'idrico della nostra regione. Il lavoro intenso svolto da parte dei sindaci ci restituisce la forza di un processo sinergico di un settore che ha visto la Calabria per anni immobile".

Il presidente incontrerà nel pomeriggio di oggi in video conferenza i rappresentanti del ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e del titolare del dicastero all'ambiente Sergio Costa: "affronteremo il tema delle risorse idriche e le modalità per adempire alle disposizioni regolamentari europee. Se rimaniamo indietro il rischio è gravissimo: il mancato adempimento di una sola regione comporterebbe infatti il mancato ottenimento dei rimborsi per la spesa dei fondi strutturali dei settori interessati", ha dichiarato Manna.

"Con l'assemblea dei sindaci di ieri abbiamo attuato un primo e fondamentale passaggio: l'individuazione tra la rosa di candidati a svolgere il ruolo di direttore generale dell'Aic di una terna di nomi da proporre al governo regionale. La nomina dei vertici dell'Ente rappresenta un punto di svolta nel percorso di riorganizzazione del Servizio per l'intero territorio regionale. Si consolida così il quadro di governance dell'Autorità Idrica: il ruolo della Regione in tale processo di pianificazione risulta però fondamentale perché entro la prima metà di ottobre si deve giungere alla scelta definitiva della forma societaria del futuro gestore unico di un servizio che deve essere efficiente ed efficace, al pari di tutte le altre regioni d'Italia", ha concluso il presidente Aic.