Il Governo introduce la doppia preferenza di genere in Puglia. Conte avverte anche la Calabria: “Adeguare sistemi elettorali”

conte palazzo chigi"Oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia italiana dei diritti politici e, in particolare, dei diritti delle donne. Per la prima volta il Governo è intervenuto per adottare un decreto-legge che introduce nella legislazione della Regione Puglia il vincolo della doppia preferenza, offrendo a tutti gli elettori pugliesi la garanzia di poter scegliere, in occasione della prossima competizione elettorale, tra candidati di sesso diverso". Lo scrive, in un post su facebook, il premier Giuseppe Conte.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e del Ministro per la famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti, ha infatti approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario. Il testo dispone l'esercizio del potere sostitutivo dello Stato, disciplinato dall'articolo 120 della Costituzione, nei confronti della Regione Puglia, che si è resa inottemperante all'invito ad adeguarsi ai principi relativi alla promozione delle pari opportunita' tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive.

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Nel suo intervento, al termine del Cdm, il capo del governo ha lanciato un 'avvertimento' alle altre Regioni che ancora non hanno adeguato il proprio sistema elettorale al principio della doppia preferenza di genere: "Per il Governo l'empowerment femminile è un imperativo morale, politico e giuridico. Non siamo disposti a consentire ulteriori discriminazioni a carico delle donne. Questo – evidenzia Conte - vale anche per le altre Regioni che ancora non hanno adeguato i rispettivi sistemi elettorali al principio di parità di genere.

Rivolgiamo adesso un appello a tutte le forze parlamentari, senza distinzioni tra maggioranza e opposizioni: sarebbe davvero un bel segnale che il decreto-legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri riunito in seduta straordinaria fosse convertito in legge all'unanimità dal Senato e dalla Camera dei Deputati".