Regione a rischio default? Oliverio smentisce categoricamente: "Basta falsi allarmismi"

oliverioconsiglioregionale15novSono 17 i punti all'ordine del giorno dell'odierna seduta del Consiglio regionale in corso a Palazzo Campanella. Molti degli argomenti di cui é previsto l'esame erano stati rinviati in occasione della precedente seduta. Tra questi la legge recante norma in materia funeraria e polizia mortuaria. Annunciato l'inserimento, dopo l'approvazione a maggioranza stamattina in seconda Commissione, della legge di riforma del Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, che diventerà Agenzia regionale sviluppo aree industriali. Completano l'ordine del giorno la proposta di legge per l'integrazione e la promozione della minoranza romanì in Calabria e altre proposte riguardanti i soggetti attuatori in materia di invecchiamento attivo, precisazioni sui Parchi marini regionali, variazioni al Bilancio e provvedimenti per l'attuazione del Diritto allo studio universitario e l'istruzione tecnica superiore.
In apertura di seduta ha preso la parola il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio che ha informato della convocazione delle elezioni regionali per il 26 gennaio.

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"Devo smentire categoricamente, inoltre –ha aggiunto Oliverio- le notizie apparse proprie in queste ore su alcuni organi di stampa circa un presunto crack, un inesistente default del bilancio della Regione. La smentisco con forza perchè è una notizia assolutamente falsa, ma soprattutto per tranquillizzare la Calabria, i calabresi ed anche questo consiglio regionale. Le misure suggerite dalla Corte dei Conti circa un recupero di un debito che i Comuni hanno verso la Regione relativamente al periodo 1981/2004 sono state assunte. Il bilancio della Regione 2018 è stato sottoposto a parifica ed ha ottenuto la parifica da parte della Corte dei Conti e, naturalmente, con l'approvazione dei rendiconti che saranno approvati domani dalla Giunta regionale e trasmessi al Consiglio regionale ci si potrà rendere conto che le cose che sto dicendo rispecchiano la realtà.
Smentisco, quindi, categoricamente i venditori di false notizie. Credo che la Calabria non abbia bisogno di allarmismi costruiti su notizie false ma di confrontarsi sulla realtà nel rispetto della verità dei fatti". 

"Credo che ci sia un limite a tutto - ha esordito - e anche all'utilizzazione di argomenti che dovrebbero, quanto meno indurre alla prudenza. Capisco i risentimenti ed i rancori, ma non capisco operazioni di alterazione della verita'".

Tornando sulle questioni riguardanti le eccezioni della Corte dei Conti sul Bilancio, Oliverio ha ricordato che per il debito dei Comuni, risalente al periodo dal 1981 al 2004, avrebbe dovuto essere incassata o si sarebbe dovuto accantonare tale somma nel conto dei debiti di dubbia esigibilita'. "Faccio queste precisazioni per i mestatori - ha tuonato - che devono essere messi in un angolo perche' rappresentano una situazione che non c'e'". Oliverio ha precisato che "in risposta alle richieste della Corte dei Conti la Giunta ha deciso di accantonare la somma di 81 milioni di euro proprio a salvaguardia delle risorse della Regione" ed ha ricordato le tante vicende risolte per i debiti di molti enti sub regionali che macinavano soldi come i mulini. Consegniamo una Regione che ha lavorato per uscire dal baratro, con 72 bilanci, dal 2001 ad oggi di molti enti sub regionali mai approvati. Ci si appella alla maggioranza. Ma qual e' la maggioranza? Quella che si e' espressa a colpi di fughe, facendo mancare il numero legale? L'esercizio della funzione di rappresentanza richiede responsabilita' , ma anche la capacita' di capire di cosa si parla. Non si possono lanciare anatemi senza conoscere le carte. Significa buttare allarme, distribuire una situazione di discredito per questa istituzione". Nel difendere la scelta dell'esercizio provvisorio, Oliverio ha ricordato che, nel 2014, all'atto del suo insediamento, non era stato approvato nemmeno l'esercizio provvisorio. "Fui io a decretarlo - ha detto il presidente della Regione - con un atto monocratico perche' non c'era nemmeno la Giunta. E solo nel 2015 approvammo il Bilancio di previsione della Regione. Il Bilancio non e' un fatto amministrativo, ma politico e programmatico. Il disastro ci sarebbe solo nel caso in cui non venisse approvato l'esercizio provvisorio. Non essendoci una maggioranza sarebbe innaturale pervenire all'approvazione del bilancio, sottraendolo alla prossima". Concludendo il suo intervento di replica, il Presidente Oliverio si e' detto disponibile "qualora esistessero le condizioni per approvare un Bilancio, a presentare una propria proposta".