Ludovica Fiaschi – direttrice Affari istituzionali di Baker Huges-Nuovo Pignone – ha moderato l’incontro. La presidente della Fondazione Bellisario, Lella Golfo, ha costruito il filo rosso che lega la ricchezza e complessità degli interventi dei relatori e affidato alle sue conclusioni la svolta culturale ed economica che è in gioco nel rafforzamento della leadership femminile.
«Il mio Sud è un laboratorio complesso, una terra in cui spesso le donne non entrano nei processi decisionali dall’alto ma li costruiscono dal basso nei luoghi dove la vita accade: famiglia, scuola, quartiere, impresa, amministrazione locale. Passo dopo passo con competenza, tenacia, forza e perseveranza». Una leadership che – nella visione di Filomena Greco – deve declinarsi in azioni concrete in favore della parità di genere, iniziando da ciò che è più prossimo e mettendo in campo decisione, responsabilità sociale e gentilezza.
Avvocata, imprenditrice e politica, Filomena Greco – nell’incontro di Firenze – ha sottolineato la diversità strategica della sua formazione e delle sue esperienze: «La leadership dell’avvocato è ascolto, equità, precisione; non combatte solo per un diritto ma traduce la fragilità in dignità, la voce debole in forza legittimata. Quella dell’imprenditrice è visione, rischio, responsabilità. In azienda, ho portato la gentilezza delle relazioni professionali, il benessere come valore economico. Non ho lavorato “al femminile”, ho lavorato secondo un principio femminile-generativo. Ho ascoltato le persone prima di controllare i numeri. E l’impresa ha funzionato non perché fosse perfetta, ma perché era umana. Nel governo locale – sono stata sindaca – la leadership diventa presenza, trasformando problemi quotidiani in risposte concrete, spesso senza strumenti adeguati. Come consigliera regionale il mio approccio è guardare alla politica non come distribuzione di potere, ma costruzione di possibilità».
In Calabria, come nel resto del Mezzogiorno, «la leadership femminile cresce se i servizi funzionano, le infrastrutture collegano i luoghi, la maternità è compatibile col lavoro, le imprese non vengono viste come “incoscienza femminile”, le amministrazioni locali non isolano le donne che guidano. Non chiediamo privilegi: chiediamo condizioni». Filomena Greco richiama poi il contributo della Fondazione Bellisario e della sua presidente Lella Golfo: «Siamo qui grazie a un modello che non celebra la donna eroica, ma costruisce reti di capacità. La Fondazione Bellisario unisce Nord e Sud in un messaggio: la leadership femminile non è eccezione, è evoluzione».
