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La Calabria del gusto gira il mondo con i fuochi di Barbieri: da Roma a Milano passando per Tokyo il linguaggio del gusto rimane invariato

Se c’è una Calabria che proprio non si ferma mai, che parte dalle radici per arrivare fino all’altro capo del Mondo, quella è sicuramente la Calabria dei Barbieri, che continua a raccontare questa terra attraverso la lingua più universale di tutte: quella della cucina e dell’identità. E lo fa allo stesso modo da Altomonte a Tokyo. Dalla partecipazione al Wine Fest di Montalto Uffugo a Roma per l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), fino alle prossime tappe di Milano per Artigiano in Fiera, l’esperienza enogastronomica familiare continua il suo viaggio fatto di incontri, dialoghi e contaminazioni.

 

UN LINGUAGGIO AUTENTICO CHE PARLA AL MONDO

Per i Barbieri, ogni evento è un tassello di una stessa narrazione: la promozione della Calabria come terra di autenticità e innovazione, capace di dialogare con le comunità di prossimità come con i grandi scenari internazionali. È un unico linguaggio – racconta Laura Barbieri – che parliamo allo stesso modo ad Altomonte come in ogni altro spazio e tempo in cui orgogliosamente rappresentiamo la nostra terra. Quella di raccontare l’identità calabrese con il linguaggio dell’accoglienza, dell’educazione al gusto e del rispetto per la terra è una vera e propria missione, senza compromessi.

 

DAL FUOCO DEGLI ZAFARANI ALLE LUCI DELLA CAPITALE

Dopo il Wine Fest dello scorso fine settimana, dove la Confraternita degli Zafarani Cruschi del Pollino ha acceso il fuoco della convivialità tra luci, spettacoli e sapori, la famiglia si prepara a una nuova tappa romana. Domani (mercoledì 3) e giovedì 4 dicembre, Enzo e Laura Barbieri insieme alla squadra di collaboratori, saranno nella Capitale, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede nazionale dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) in Via Nazionale 230. Un evento patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal Comune di Roma. Per l’occasione, lo Chef Enzo Barbieri curerà una degustazione d’autore con le eccellenze delle aziende associate AIC, offrendo ancora una volta la testimonianza di una Calabria che costruisce ponti tra produttori, istituzioni e territori.

 

L’ITALIA DEL GUSTO COME PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’UMANITÀ

La presenza nella Capitale proseguirà con la partecipazione alla Conferenza nazionale per la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, promossa dalla Confederazione Nazionale Agricoltura (CNA) di Roma. Un riconoscimento che la Famiglia Barbieri interpreta come atto di responsabilità culturale. Difendere la cucina italiana – sottolinea lo chef Enzo Barbieri – significa custodire il valore del lavoro, della filiera, della memoria contadina e dell’ospitalità.

 

LA MACCHINA DEL GUSTO (COERENTE) BARBIERI NON SI FERMA

E mentre a Roma si celebra la cucina come patrimonio del mondo, la Famiglia Barbieri è già pronta a spostarsi verso Milano, dove parteciperà alla nuova edizione di Artigiano in Fiera.

 

L’ANIMA DI UNA CALABRIA CHE SI RACCONTA

Dalle cucine di Altomonte, insomma, ai grandi palcoscenici nazionali e internazionali, la Famiglia Barbieri conferma la sua missione: raccontare una Calabria capace di educare, accogliere e dialogare.
Una terra che non si chiude, ma che parte. Che non teme le distanze, perché ovunque porti il suo sapore, quella è già casa.

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