“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
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Antisemitismo, Klaus Davi inseguito e minacciato a Milano per strada: “Sionista di merda”

Insultato e inseguito per strada mentre stava facendo domande ai passanti sulla pace in Medio Oriente, sul referendum della giustizia e per documentare una manifestazione in corso in quella zona. Venerdì mattina Klaus Davi si è recato in zona Piazzale Loreto per realizzare una serie di interviste per un’inchiesta per il quotidiano ‘Calabria 7‘ quando un uomo gli si è avvicinato iniziando a minacciarlo e insultarlo.
«Fino a quel momento tutto era andato bene. I passanti avevano risposto alle mie domande. L’uomo si è messo a urlare: “pezzo di merda”, “sionista del cazzo” e “sionista di merda”, a inseguirmi e minacciarmi. Come mio solito, essendo abituato a situazioni critiche dati i numerosi servizi fatti in zone difficili di Milano, nelle curve di Milan e Inter, come anche in Calabria e a Napoli Ponticelli, non ho perso la calma e ho cercato di farlo ragionare e di placarlo spiegandogli che stavo solo facendo il mio lavoro ma non c’è stato verso. La cosa stava per degenerare al punto che un agente della Polizia Locale, come si vide nel filmato, è intervenuto per tentare di bloccarlo. Ma la persona ha continuato incitando gli altri passanti ad aggredirmi». Klaus Davi fa appello alle istituzioni: «Sul tema antisemitismo la giustizia italiana è incredibilmente lenta per non dire assente. Lentezza forse dovuta anche a lacune legislative e a una sottovalutazione del fenomeno. Detto questo, continuerò imperterrito il mio lavoro senza arretrare di un millimetro».

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