“È l’amore che mi muove verso la Calabria. Non è la prima volta che vengo, è la prima volta da ministro”.
Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, giunto questo pomeriggio a Catanzaro per una serie di visite e sopralluoghi in edifici storici e siti archeologici. La prima tappa alla Cattedrale, oggetto di interventi di restauro dopo il cedimento strutturale avvenuto nel marzo 2017 e da allora chiusa al culto.
La soprintendente Stefania Argenti ha illustrato al ministro lo stato di avanzamento dei lavori. Presente anche l’arcivescovo, Claudio Maniago e la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
“Sappiamo tutti – ha aggiunto Giuli – quanto dall’antichità ad oggi la Calabria ha rappresentato nel nome di Italia. Come sapete, il nome d’Italia viene da Italo e qui siamo nella città e nella terra di Italo”.
In relazione ai progetti di investimento per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Calabria il ministro ha aggiunto che quello calabrese è “un percorso che va incentivato. Partiamo dal presupposto che ci sono tanti cantieri, anche a Crotone e nelle vicinanze, questo è sempre un buon segno. Quando ci sono cantieri che danno valore, sviluppo, crescita e restauro significa che ci sta un investimento nel territorio, investimento che deve far sì che poi tutta la popolazione possa godere della valorizzazione del patrimonio. E quindi ogni attività che sia poi compatibile con la ricchezza del patrimonio culturale e artistico va incoraggiata in una interazione tra pubblico e privato che però abbiano lo stesso obiettivo, che non deve essere esclusivamente profitto ma deve avere una funzione sociale dell’impresa e della cultura”.
Il ministro ha poi raggiunto a piedi, attraversando il centro storico cittadino, il teatro Politeama. Ha quindi concluso assicurando che sono diversi “i progetti di ricerca e scavo soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. Quindi la Calabria è nei nostri piani”.