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Fondi Ue, il gruppo Pd sostiene interrogazione di Irto e chiede chiarezza al governo nazionale e regionale: “Il Sud non può essere sacrificato”

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale esprime pieno sostegno all’iniziativa del senatore e segretario regionale Nicola Irto, che ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo Meloni di chiarire la propria posizione sulla riforma delle politiche di coesione europea per il periodo 2028-2035.

«L’ipotesi di accentramento dei fondi in un unico Piano nazionale e la conseguente cancellazione dei Programmi operativi regionali — dichiara il capogruppo Mimmo Bevacqua — rappresentano un attacco senza precedenti al principio di coesione territoriale e un pericolo concreto per il futuro del Mezzogiorno. In questo scenario, la Calabria rischia di essere privata di strumenti fondamentali per lo sviluppo e per ridurre i divari storici».

Il gruppo del Pd ribadisce che le Regioni devono restare protagoniste della programmazione e della gestione delle risorse europee, perché solo attraverso il radicamento territoriale è possibile dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e alle emergenze locali.

«Il silenzio del governo nazionale, così come quello del presidente Occhiuto — prosegue Bevacqua — è un segnale gravissimo. Il Sud non può essere abbandonato a logiche centralistiche che penalizzano chi ha più bisogno di investimenti per infrastrutture, sanità, lavoro e transizione ecologica. La Calabria, che da sempre utilizza i fondi Ue come leva principale per la crescita, non può diventare spettatrice passiva di decisioni calate dall’alto».

Il gruppo del Pd chiederà di inserire la discussione sul tema in occasione del Consiglio regionale convocato per il prossimo 21 luglio. «Non accetteremo mai che il futuro dei nostri territori venga deciso senza la partecipazione delle comunità locali — conclude Bevacqua —. Il governo regionale rompa il silenzio e si unisca alla battaglia per tutelare la Calabria e l’intero Mezzogiorno-

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