Il gup del Tribunale di Catanzaro, Piero Agosteo, ha condannato due persone, A. A. e M. H., rispettivamente a 13 anni e 4 mesi e a 7 anni per estorsione, incendio, danneggiamenti, detenzione di armi e droga e altri reati, tutti aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di un uomo, ritenuto affiliato ai clan di ‘Ndrangheta del Cosentino, e di un suo presunto complice.
In particolare i due, secondo quanto ricostruito dalla Dda di Catanzaro, si erano resi responsabili, nel 2023, dell’incendio di due autovetture appartenenti alla sorella dell’ex calciatore e allenatore Rino Gattuso, a scopo estorsivo. Obiettivo dell’azione di fuoco, consumata a Corigliano Rossano, cittadina d’origine del campione del mondo calabrese, sarebbe stato, infatti, quello di costringere i familiari di Gattuso al pagamento del ‘pizzo’ per una somma di 3mila euro.
Per i due indagati, l’accusa, rappresentata dal pm Stefania Paparazzo, aveva chiesto la condanna a 12 anni e a 8 anni e 8 mesi.