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Il Performing Festival porta Catanzaro nel mondo e il mondo a Catanzaro

Dopo il successo ottenuto da Regina José Galindo con la sua performance Hasta tu orilla, il Performing Festival che prosegue fino a fine mese a Catanzaro ha sin qui vissuto altre importanti occasioni di riflessione per il tramite di performance curate da artiste di fama internazionale.

L’impegno politico e il valore della resistenza sono stati il cuore del messaggio portato da Daniela Ortiz, artista peruviana giunta a Catanzaro con il suo “The root you pulled out is not a hole in my land, it is a tunnel!” (“La radice che hai sradicato non è un buco nella mia terra, ma un tunnel”), in cui – grazie al teatro di figura – è andata in scena la rappresentazione della situazione palestinese: «Penso che l’arte sia uno strumento pedagogico e politico che dobbiamo utilizzare in momenti come questi, in cui c’è un profondo bisogno di comprendere ciò che sta accadendo. Quello che voglio mettere in evidenza nello spettacolo di marionette è l’importanza della resistenza. Inoltre, in questo momento di brutale censura e persecuzione politica verso gli artisti, credo che l’uso delle marionette sia una strategia utile: è un linguaggio che non viene percepito come troppo “serio”, ma che permette di fare pedagogia politicae allo stesso tempo di problematizzare certi concetti, come ad esempio quello di terrorismo», ha detto l’artista al termine dello spettacolo.

Il valore della cultura e della conoscenza, invece, è stato il centro della site-specific performance di Nezaket Ekici, artista di origini turche che vive e lavora in Germania. Nella genesi del suo lavoro, Catanzaro ha giocato un ruolo centrale: «Nel suo sopralluogo a Catanzaro, Ekici è rimasta colpita dalla “Torre dei Libri” della biblioteca comunale “De Nobili”, un deposito di migliaia di libri che molto raramente escono da lì. Ne è nata l’opera “Book Tower” con cui l’artista ha voluto rendere omaggio a tutto quello che significa conoscenza e sapere. Si è trattato di un’opera collettiva, nata da un workshop di tre giorni dell’artista assieme agli studenti dell’Accademia. Quello che è stato per lei estremamente importante è proprio lavorare, co-creare questa relazione con gli studenti di Accademia di Belle Arti di Catanzaro», ha spiegato Dobrila Denegri, curatrice della performance.

Performing, dunque, è sin qui stata anche un’occasione straordinaria per gli studenti dell’Accademia e per il pubblico di confrontarsi con il linguaggio dell’arte performativa attraverso percorsi di approfondimento e incontri ravvicinati con artisti e curatori di rilievo internazionale: nomi come Valentina Valentini, Valentina Carrasco e Branko Milisković hanno saputo offrire analisi e spunti di riflessione fondamentali nella costruzione di un approccio critico e consapevole all’arte performativa e ai nuovi linguaggi che con essa si rapportano.

Il risultato – oltre all’entusiasmo del pubblico partecipante – è riassumibile anche nella grande PERFORMING è un progetto che coinvolge dodici istituzioni del comparto AFAM e Universitario italiane guidate dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È stato finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’università” – Investimento 3.4 “Didattica e competenze universitarie avanzate”, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

PERFORMING è un progetto che coinvolge dodici istituzioni del comparto AFAM e Universitario italiane guidate dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È stato finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’università” – Investimento 3.4 “Didattica e competenze universitarie avanzate”, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU; attenzione che il Festival ha riscosso sui media nazionali e internazionali, sia generalisti che di settore. Da Artribune a Exibart, da SkyArte al Giornale dell’Arte, decine sono stati sinora gli articoli dedicati a Performing e quindi alla città di Catanzaro che si conferma, grazie alla sua Accademia, enclave e fucina preferita per il movimento artistico contemporaneo in Calabria.

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