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Alta Velocità in Calabria, il sindaco Magarò: “Di questa opera non si vedrà traccia, da Salvini arriva la conferma”

«Suonano alla stregua di un requiem le parole che il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, nel suo breve e, alla luce del risultato elettorale, non particolarmente fortunato viaggio in Calabria, ha pronunciato in merito alla realizzazione dell’Alta Velocità in Calabria. Confermando ciò che già in effetti si sapeva ed era chiaro a tutti: di questa opera non se ne vedrà traccia, almeno per questa generazione». Così Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino commenta le recenti dichiarazioni di Matteo Salvini sulla mancata progettazione dei lotti dell’Alta Velocità ferroviaria della Calabria.
«Del resto – aggiunge – si poteva mai credere seriamente alla costruzione di una linea ferroviaria senza uno straccio di progetto e con studi di fattibilità già scartati dalla storia ed impossibili per la geografia?
Questa circostanza allora, ripropone se possibile con maggiore vigore, la necessità di puntare sulle infrastrutture già esistenti per accorciare le distanze tra l’area urbana cosentina ed il resto del Paese. E la soluzione immediatamente praticabile è quella di istituire la fermata di Castiglione Cosentino, al servizio sia del capoluogo che dell’Università della Calabria, del Frecciarossa Sibari-Bolzano. È assurdo che tale innovazione venga ostacolata per il solo fatto che allungherebbe di circa dieci minuti i tempi di percorrenza, ampiamente recuperabili lungo una tratta da oltre mille chilometri.
Sarebbe anzi auspicabile – rilancia Magarò – ampliare il servizio con un secondo convoglio, un Frecciarossa Sibari-Milano, tenendo conto anche della prossima riattivazione della tratta regionale Cosenza-Catanzaro Lido. Per cui il passaggio della lunga percorrenza da Castiglione Cosentino, potrebbe connettere agevolmente anche il capoluogo di regione e la valle del Savuto con la Capitale ed i maggiori centri della penisola».
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