Nei giorni scorsi si è insediato il comitato di coordinamento della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile della Calabria, ovvero la RUS Calabria, che ha individuato, all’unanimità, l’Università della Calabria come ateneo capofila della sottorete calabrese ed ha eletto il professore dell’Unical Raffaele Zinno primo presidente del comitato. Resterà in carica per il triennio 2025-2027.
Il comitato, oltre che dal prof. Zinno, è composto dalla prof.ssa Marina Mistretta e dal dott. Giacomo Falcone per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal prof. Giuseppe Piero Guido per l’Università della Calabria e dalle professoresse Angela Caridà e Monia Melia per l’Università Magna Graecia di Catanzaro.
L’accordo di costituzione della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile della Calabria – RUS Calabria, è stato sottoscritto dai Rettori delle tre università statali calabresi nel mese di novembre dello scorso anno, dopo un iter che ha visto l’approvazione dell’accordo da parte degli organi di governo degli stessi atenei.
La finalità principale della rete regionale è la diffusione della cultura e delle buone pratiche di sostenibilità all’interno e all’esterno degli atenei calabresi (a livello urbano, regionale, nazionale, internazionale), in modo da incrementare gli impatti positivi in termini ambientali, etici, sociali ed economici delle azioni poste in essere dagli aderenti alla Rete regionale, così da contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Agenda 2030 ONU e in modo da rafforzare la riconoscibilità e il valore dell’esperienza calabrese a livello nazionale e internazionale.
La RUS nazionale, promossa nel 2016 dalla CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, è la prima iniziativa di coordinamento e condivisione tra 88 atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Recentemente la RUS ha approvato il Manifesto 2024 di Udine che, fra i suoi obiettivi, prevede l’adozione dello sviluppo sostenibile come principio guida per le attività istituzionali, l’impegno a integrare l’Agenda 2030 negli statuti e nei piani strategici, il contrasto alle disuguaglianze e alle discriminazioni, la promozione della pace tra i popoli come valore universale, il rafforzamento delle collaborazioni con società civile, imprese e istituzioni per valorizzare le conoscenze sullo sviluppo sostenibile e accelerare la decarbonizzazione di campus e città.
Nello scorso mese di febbraio era stato eletto presidente del comitato di coordinamento nazionale della RUS il prof. Carmine Trecroci, docente di Economia presso l’Università degli Studi di Brescia, cosentino di nascita e laureato dell’Unical che, fra l’altro, ha dichiarato di voler lavorare in «un’ottica di collaborazione e di concretezza tra gli atenei, tra le sottoreti regionali in cui abbiamo articolato la rete delle università e in un’ottica di confronto e coinvolgimento con la comunità universitaria in senso ampio, quindi le centinaia di migliaia di studentesse e di studenti che animano ogni giorno le nostre università, il personale docente ricercatore, il personale tecnico amministrativo. Uno sforzo corale che miri soprattutto a intensificare gli sforzi per la riduzione dell’impronta ecologica delle nostre università».