Klaus Davi audito nella giornata di venerdi dalla Commissione antimafia della Regione Lombardia presieduta da Paola Pollini (gruppo M5S ) , ha spiegato come fosse già a conoscenza fin da settembre del pentimento di Andrea Beretta al punto da averlo annunciato nel programma di Massimo Giletti e con una intervista al periodico ‘Mow Mag ‘ ben quaranta giorni prima che la notizie fosse resa nota . “Lo appresi a Rosarno quando mi ci recai per intervistare Francesco Pesce detto ‘Testuni’ a capo della omonima cosca Pesce-Bellocco pochi giorni dopo l’omicidio di Antonio Bellocco . La Ndrangheta già allora lo dava per certo. Previsione che si rivelò azzeccata’, ha detto Davi in audizione. Alla domanda del consigliere Luca Marrelli (Gruppo Lombardia- Ideale Fontana Presidente ) nonché vice presidente della Commissione sull’acutizzarsi dell’antisemitismo , Davi ha dichiarato : “è un fenomeno che sta esplodendo e che le istituzioni stanno sottovalutando. Sono stato bersagliato di petardi e insulti sotto casa mia nel centro di Milano . perché un migliaio di Propal stavano sfilando davanti a casa mia e mi hanno riconosciuto e inseguito . Se non fosse stato per l’intervento della Digos non so come sarebbe finita. Sono ancora fortemente traumatizzato da questo episodio e mi guardo alle spalle perché temo che prima o poi mi arriverà una pugnalata.” Buona parte delle dichiarazioni del giornalista rese in Commissione sono state secretate.
Inchiesta ultrà, Klaus Davi a Commissione Antimafia: “Fu affiliato ‘ndrangheta a dirmi che Beretta si sarebbe pentito”
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