Protesta degli avvocati calabresi a Catania. L’occasione è stata il trasferimento del maxi processo d’Appello ‘Rinascita Scott’, di cui oggi si è celebrata l’udienza preliminare, trasferito da Lamezia Terme alla città sicula per indisponibilità di aule protette, dopo l’alluvione di ottobre che ha reso inagibili i locali della Fondazione Terina.
I penalisti hanno abbandonato l’aula bunker di Bicocca di Catania e si sono radunati all’esterno per manifestare “contro l’intollerabile degenerazione del sistema della ‘Calabria giudiziaria’”. “I diritti della difesa nel processo a gestione militare – riporta un documento diffuso dal Coordinamento delle Camere Penali Calabresi, che per oggi ha proclamato l’astensione dalle udienze – sono compatibili soltanto con la difesa che non li esercita; perché se sceglie di esercitarli, anche quelli minimi, scopre che l’efficientissimo sistema di smaltimento dei ‘nemici della società’ messo in piedi, si incepperebbe”.
ùPer questa ragione, i penalisti calabresi hanno deciso di riunirsi in un sit in, “anche per i giudici che dovrebbero soffrire, come noi, la mortificazione del loro ruolo, che non si può esprimere in sintonia con l’alta funzione che svolgono, se non è garantita la dignità dell’imputato e del suo difensore”.