Nell’ambito del Giubileo della Comunicazione, tenutosi nella storica Aula Paolo VI a Roma, il Coordinamento Nazionale dei Corecom ha avuto l’onore di essere accolto dalla presenza di Papa Francesco. Un momento profondo e di grande intensità emotiva che ha rappresentato un’occasione per riflettere sul ruolo della comunicazione nel nostro tessuto sociale.
In un’epoca caratterizzata da rapide evoluzioni tecnologiche ed in cui le dinamiche umane soggiacciono spesso a logiche distorte, la comunicazione si pone come un fondamentale baluardo contro l’erosione dell’etica del rispetto e della comprensione reciproca. Le parole non sono meri strumenti di trasmissione di informazioni, ma hanno il potere di unire o dividere, di elevare o abbattere, di illuminare o confondere.
Il Santo Padre, con la sua saggezza innata, ha sottolineato l’urgenza di una “Controriforma” della comunicazione, che ponga al centro il valore dell’essere umano e il rispetto per la verità. La sua presenza è stata una fonte di ispirazione per tutti i partecipanti, ricordando a ciascuno la sacralità del delicato compito affidato come mediatori di parole e idee.
Durante l’evento, i membri dei Comitati Regionali per le Comunicazioni hanno testimoniato il loro impegno incessante nel presidiare i territori e nel promuovere la comunicazione quale primario strumento di inclusione, legalità e virtù.
“Riflettendo sull’immensa responsabilità che il nostro ruolo comporta, l’emozione di incontrare il Santo Padre ha contribuito a rendere ancora più forte la consapevolezza del percorso che ci attende”, ha commentato il presidente del Corecom Calabria e vicecordinatore dei Comitati nazionali, Fulvio Scarpino. “Le parole di Papa Francesco hanno toccato le corde più profonde del nostro essere, infondendo una rinnovata passione per il ruolo che interpretiamo. La comunicazione può davvero costituire la via attraverso cui alimentare la comprensione, l’armonia e la condivisione.
Come membri del Coordinamento Nazionale dei Corecom, rinnoviamo il nostro impegno a lavorare con dedizione sul fronte educativo, per intessere relazioni rispettose della dignità umana e basate sul dialogo costruttivo e aperto. Questo Giubileo della Comunicazione non segna solo un anniversario, rappresenta un appello a ogni individuo a riflettere sul potere delle proprie parole e sull’imprescindibile necessità di usarle con saggezza”.