“Quello che è avvenuto in Consiglio regionale con la centrale del Mercure è l’episodio più grave mai capitato in Calabria da quando esiste la Regione. E Occhiuto, invece di chiarire la propria posizione e aprirsi al confronto con i territori, continua a mentire ai calabresi facendo intendere che l’impugnativa della legge che blocca la centrale sia un’idea del ministro Calderoli, quasi un dispetto per le posizioni assunte sull’autonomia. Occhiuto mente due volte: la prima perché la decisione di impugnare la legge era stata annunciata al Consiglio e alla giunta dal Ministero dell’Ambiente. La seconda perché sull’autonomia differenziata alla quale ha sempre detto sì e se la riforma non verrà a applicata dipende esclusivamente dalla decisione della Corte Costituzionale che ne ha demolito l’impianto”.
A sostenerlo sono i consiglieri del gruppo del Pd in Consiglio regionale a margine della conferenza stampa che ha avuto luogo a Lamezia Terme alla sede regionale del partito. L’incontro con i cronisti è stato convocato per spiegare le ragioni che hanno portato il gruppo del Pd ad abbandonare l’Aula in occasione dell’ultima seduta dell’Assemblea e a denunciare l’arroganza di Occhiuto e del centrodestra che continuano a calpestare il ruolo e la dignità del Consiglio, dei consiglieri e delle Commissioni.
Il capogruppo Bevacqua ha aperto la conferenza stampa criticando le politiche autoritarie del presidente della Regione Calabria e spiegato la posizione del Pd che avrebbe voluto richiamare in Aula la legge di abrogazione dell’emendamento che blocca la centrale, così come era stato deciso in Commissione. “Evidentemente – ha detto Bevacqua – tra Laghi e Occhiuto c’è un patto concretizzatosi con l’inserimento dell’emendamento a sorpresa la sera prima del Consiglio regionale in cui fu approvata la legge omnibus. Mai come questa volta si è toccato il fondo. Occhiuto ha violato le regole della democrazia”.
Bevacqua, inoltre, ha stigmatizzato “la superbia con cui il presidente ha deciso di non ascoltare i sindaci e le comunità locali”.
Franco Iacucci ha evidenziato come “la centrale del Mercure rispetta tutti i parametri ambientali, così come certificato dall’Arpacal”.
“La Regione procedendo così se ne infischia dei lavoratori già messi in cassa integrazione da Sorgenia che è pronta a chiedere i danni per una chiusura che sembra inspiegabile”.
Giovanni Muraca, presente per il Pd in Commissione prima del pasticcio, ha sottolineando la confusione creata ad ho in Consiglio regionale e la mancanza di chiarezza. “In Commissione, come risulta dai verbali, eravamo pronti a ritirare la nostra proposta di abrogazione per salvare la centrale e sottoscrivere quella della maggioranza. Poi è successo qualcosa che ha bloccato tutto e che nessuno è riuscito fin qui a spiegare”.
Amalia Bruni ha criticato “la posizione ambigua” di Occhiuto, che è “favorevole all’ambiente a corrente alternata”: “Occhiuto è verde sul Pollino, ma a Gioia Tauro spinge per un rigassificatore”.
Raffaele Mammoliti nel condividere la posizione assunta dal Pd ha spronato il centrosinistra ad agire in fretta “per costruire una reale alternativa di governo a un centrodestra che ha tradito i calabresi. Non è possibile avere uno sviluppo sostenibile e riuscire a salvaguardare il lavoro senza affrontare il tema della transizione ecologica ed energetica e senza predisporre un piano energetico regionale”.