“In Calabria l’assistenza territoriale di base fa parte di un complessivo e vasto programma di riorganizzazione e di riforma, previsto dall’Accordo integrativo regionale, siglato da Dipartimento tutela della salute e servizi socio-sanitari, sindacati e struttura commissariale, che recepisce quanto contenuto nell’Accordo collettivo nazionale, che include, tra l’altro, l’attivazione di Aggregazioni funzionali territoriali di medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta su tutto il territorio regionale, l’attivazione delle Centrali operative territoriali (alcune già attivate), la realizzazione delle Case di comunità, l’ultimazione della rete emergenza 118 ed infine l’attivazione del numero unico di continuità assistenziale 116/117”. Così, in una nota, Ernesto Esposito, sub commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella regione. “Il famoso Dca che qualcuno periodicamente erroneamente evoca – aggiunge Esposito – non è altro che un decreto di mera programmazione, nulla di più. Per tale motivo, come già ribadito in altre recenti occasioni, in Calabria non ci sarà alcuna riduzione delle ex guardie mediche senza che prima non saranno attivati i nuovi presìdi e i nuovi strumenti di assistenza territoriale che andranno a sostituire gradualmente le strutture che attualmente si occupano di continuità assistenziale”.
Sanità: subcommissario, nessuna riduzione ex guardie mediche “Se non saranno attivati presidi e i nuovi strumenti assistenza’
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