Entro il 2025 l’Italia completerà il piano di bonifica delle 81 discariche abusive consegnate al commissario di Governo nel 2017 a seguito della procedura d’infrazione aperta nel 2014 dalla Commissione europea, che comminò al nostro Paese una sanzione di 42 milioni a semestre. Lo annuncia il generale di brigata dell’Arma dei carabinieri e commissario unico per la bonifica delle discariche abusive Giuseppe Vadalà a Genova al congresso nazionale dei geologi Italiani spiegando che 78 siti su 81 sono ormai fuori dall’infrazione. Si tratta di discariche abusive di grandi dimensioni formate prevalentemente da rifiuti urbani e non industriali.
“Il piano di rimozione delle discariche abusive in Italia è iniziato nel 2017, in sette anni abbiamo quasi completato il lavoro, – spiega Vadalà – è stata un’infrazione comunitaria importante con una sanzione che è costata all’Italia 42 milioni dal 2014 ogni sei mesi, oggi siamo scesi a una sanzione di 2,6 milioni a semestre, quindi negli anni abbiamo disinquinato tanto e risparmiato tanto, rimangono le ultime tre discariche in cui va completata la bonifica: Amantea, Chioggia e Miatello. Nel dicembre 2025 prevediamo di terminare il piano”.
“Degli 81 siti affidati all’Arma dei carabinieri 33 nel 2021 sono diventati target del Pnrr, quindi abbiamo una responsabilità in più di finire il lavoro nei tempi”, sottolinea il commissario ricordando che “dal 2021 le competenze della struttura dell’Arma dei carabinieri sono state ulteriormente ampliate non solo ai casi di infrazione europea ma ai casi importanti di ordinaria bonifica e messa in sicurezza, quindi stiamo stiamo adeguando la chiusura dell’impianto di Malagrotta, discarica chiusa nel 2013 a Roma, abbiamo altri cinque siti che stiamo bonificando in Calabria e Toscana”.