Gli immigrati possono rappresentare uno strumento di trasformazione e di progresso sociale solo e soltanto nella legalità.
E’ quanto dichiara in una nota Filomena Falsetta, Gran Priore dell’Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria all’indomani dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Crotone con il coordinamento della Dda di Catanzaro contro un’associazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed al riciclaggio del denaro provento dell’attività illecita presente in Italia e all’estero.
E’ proprio la condizione di clandestinità che rappresenta il terreno di coltura per l’emergere di comportamenti devianti e che conduce allo stereotipo dell’immigrato-delinquente.
La legalità è un valore universale, irrinunciabile, ed è proprio perciò che occorre fissare quote realistiche di ingressi e individuare gli strumenti di contenimento più appropriati, nel rispetto umanitario degli stessi migranti, esercitando un’azione repressiva decisa, continua e coerente contro le organizzazioni criminali che governano la nuova tratta degli schiavi.
Il perno essenziale di una corretta politica di integrazione è e rimane dunque il funzionamento dei meccanismi di controllo e di contrasto dell’immigrazione clandestina.
Serve un approccio difensivo contro i flussi immigratori incontrollati e le loro conseguenze drammatiche sia per i migranti che per i Paesi ospitanti.
Così come serve un approccio difensivo contro chi continua ad imbarcarli implacabilmente nei meandri del lavoro nero, del mercato degli alloggi e dei permessi di soggiorno.
L’immigrazione di massa non dobbiamo subirla illegalmente – conclude -, ma gestirla secondo quel sistema di diritti e doveri che sottende all’integrità materiale e spirituale di ogni comunità umana.
L’Ufficio Stampa