“Aveva promesso un cambio di rotta nella gestione della Sanita’ pubblica calabrese e invece ci ritroviamo a fare i conti con gli stessi problemi di sempre. Sprechi e inefficienze continuano a caratterizzare anche questa nuova creatura, Azienda Zero, che al di la del nome si muove in perfetta continuita’ col passato”.
Lo scrive, in una nota, Davide Tavernise, capogruppo del M5S alla Regione. “Era il 31 ottobre 2023 – continua – quando Occhiuto, in pompa magna, presentava nella piazza “San Francesco di Paola” della Cittadella regionale le nuove 60 ambulanze che avrebbero dovuto incrementare il parco mezzi del servizio di emergenza-urgenza. Ad un anno da quell’annuncio, 20 di queste risultano inutilizzabili. Vorrei sapere come giustifica le 20 ambulanze ferme in un deposito a Serra Spiga per mancanza di requisiti minimi di sicurezza, e’ infatti assente l’airbag lato passeggero, il presidente della Giunta regionale? Come e’ possibile sia stata autorizzata tale spesa che, complessivamente, per 60 ambulanze, tra cui le 20 inutilizzabili, ha impegnato la cifra di 9 milioni e 420mila euro? Chi paghera’ per risarcire le casse pubbliche per tale inutile spesa? Risposte che il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria dovrebbe dare a tutti i cittadini prima che alla politica”.
Secondo Tavernise, “il caso delle ambulanze ferme in una regione che ha assoluto bisogno di risolvere i problemi dell’emergenza/urgenza e’ solo la punta dell’iceberg, la cosa piu’ visibile che fa piu’ notizia. Ma i mali della nostra sanita’ si annidano altrove e la politica entra a gamba tesa in questo discorso perche’ continua a decidere e a imporre una gestione che cozza con le pratiche della buona amministrazione. Al di la’ del racconto social dell’Occhiuto versione influencer, c’e’ una realta’ – conclude – che i cittadini conoscono molto bene che si aggravera’ con l’approvazione dell’autonomia differenziata. Anche in questo caso Occhiuto dovra’ ben presto assumersi una responsabilita’ politica”.