“I partiti, i sindacati, le associazioni, i volontari, i sindaci, hanno fatto un lavoro straordinario allestendo punti di raccolta perfino sotto gli ombrelloni, raccogliendo 23.687 firme cartacee a cui si aggiungo le 27.853 sulla piattaforma on line. Mi piace sottolineare quest’ultimo dato perché la Calabria, in rapporto alla popolazione residente, è seconda solo dietro alla Campania, che ha registrato 102.000 firme on line ma su una popolazione residente di 5 milioni e mezzo, contro il milione 800.000 della Calabria. Cercavamo un’onda popolare ed è arrivato un piccolo tsunami di cui le forze politiche dovranno tenere conto. Ora l’ultima parola spetta alla Corte Costituzionale che dovrà giudicare l’ammissibilità del referendum, ma è difficile che possa dire no ad un milione di firme. Se il referendum sarà confermato, ci sarà una valanga di “si” all’abrogazione della Calderoli”.
Autonomia differenziata, oltre 50mila firme in Calabria contro il ddl Calderoli. Il sindaco Fiorita: “Secondi solo alla Campania, risposta straordinaria”
“Ci eravamo prefissi 18.000 firme e siamo arrivati a 52.000, quasi il triplo. E siamo la seconda regione, dopo la Campania, nel rapporto firme/popolazione sulla piattaforma on line. Una straordinaria risposta del popolo calabrese, una prima vittoria per impedire che l’Italia venga spaccata in due, un messaggio ad una politica regionale debole, incerta e senza coraggio”.
Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, promotore dell’appello “UnasolaItalia” sottoscritto da 130 sindaci calabresi, tira le somme della raccolta firme per chiedere l’indizione del referendum abrogativo della legge Calderoli.
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