“La Direttiva sul recupero e la confisca dei beni è un passo decisivo, ma occorre che sia attentamente valutata in modo da preservare la compatibilità con le nostre normative nazionali, che hanno già dimostrato la loro efficacia ” –dichiara il parlamentare europeo calabrese durante la sessione plenaria di Strasburgo-.
“Non possiamo permettere che norme europee indeboliscano l’efficacia delle nostre misure antimafia, che hanno dimostrato di essere decisive, per il Governo italiano”-aggiunge-“la lotta alla criminalità organizzata è una priorità assoluta”.
“Bisogna evitare la creazione di nuove e pletoriche strutture che duplicano quelle già esistenti come Europol ed Eurojust, rischiando inefficienze. L’obiettivo deve essere chiaro” -continua- ” un’azione europea unitaria e coordinata che difenda la sicurezza e i diritti dei cittadini, senza compromessi sulla giustizia e sull’efficacia delle politiche di contrasto alla criminalità organizzata”.
“In un contesto in cui la criminalità dilaga, soprattutto tra i giovani, la soluzione non deve essere l’impunità”.
“Le parole di Paolo Borsellino ci ricordano che la paura non può fermarci nella lotta alla criminalità organizzata. Dobbiamo combattere con coraggio e determinazione, per garantire un futuro più sicuro per tutti. Non dobbiamo permettere che la paura ci paralizzi, ma dobbiamo affrontarla con forza e risolutezza”.
“Solo così”- conclude- “potremo sconfiggere questo male una volta per tutte.”