«Il successo del Vinitaly and the city a Sibari è sotto gli occhi di tutti ed è l’esempio più bello della Calabria operosa che quando vuole sa essere la prima della classe tanto nel campo dell’agroalimentare, quanto organizzativo. Un evento che non ha precedenti e che ha saputo coniugare la promozione del settore vitivinicolo con il turismo e la cultura di una delle gemme storiche e identitarie, come è Sibari per la Calabria e non solo per l’alto Jonio cosentino, che più ci inorgoglisce e che ha saputo risplendere in tutta la sua potenza e forza evocativa ed educativa».
E’ questo il commento di Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, all’indomani della fine dei tre giorni dell’evento che ha visto in stretta sinergia Veronafiere, la Regione Calabria e l’Arsac lavorare per costruire una manifestazione che ha parlato del vino nel cuore del Mediterraneo tra storia, cultura, identità e valorizzazione di un segmento economico importante come la viticoltura che «sempre più e sempre meglio sta diventando un grande ambasciatore della Calabria dentro e fuori i confini regionali».
Le oltre ventimila presenze nei tre giorni di manifestazione «segnalano la grande attenzione verso il vino calabrese, ma anche il magnifico lavoro di comunicazione e promozione che la Regione Calabria attraverso l’Assessorato all’agricoltura guidato da dinamico Gianluca Gallo, l’Arsac con la commissaria Fulvia Caligiuri e la sinergia con Veronafiere hanno profuso per focalizzare l’attenzione sull’area di Sibari e la Calabria. Essere riusciti in un’impresa mastodontica, costruita in poco tempo, segnala anche il grande lavoro profuso dalle maestranze e tutti coloro che hanno lavorato per far nascere all’interno del Parco archeologico di Sibari quanto tutti noi abbiamo visto. E’ il segnale più bello della operosità di una terra che non è seconda a nessuno e sa mostrare il suo volto più bello nelle circostanze che contano».
Tante aziende dell’AIC che operano nel mondo del vino e dell’olio e della gastronomia erano presenti a Sibari in rappresentanza del mondo enogastronomico calabrese che sa fare ed è orgoglioso della sua identità. «Saremo al fianco della Regione Calabria e dell’assessore Gallo se – come si evidenzia in questi giorni – ci sarà una prossima edizione, rappresentando quella fetta di associati che credono nella produzione di qualità e si adoperano per la sostenibilità ambientale delle coltivazioni e del lavoro».