“I deputati calabresi di Forza Italia Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo non hanno votato l’Autonomia differenziata, incassando il plauso del Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, il quale, dopo aver sostenuto la riforma fin dal primo giorno, ne prende ora le distanze, disconoscendola. Un atteggiamento, il loro, unito a quello del resto dei parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia, a dir poco schizofrenico e ipocrita, che finirà per ripercuotersi negativamente sulla qualità della vita dei calabresi, vittime di uno sfacciato tradimento”.
È quanto denunciano in una nota i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Riccardo Tucci, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Vittoria Baldino.
“Per aggiungere ancora un po’ di ridicolo alla vicenda – continuano i 5 stelle – pare che i riferiti deputati forzisti non fossero nemmeno presenti in aula al momento del voto. Quindi, più che un voto di protesta, la loro pare sia stata un’assenza strategica. Vien da sé che se davvero lor signori avessero voluto tutelare i calabresi, avrebbero dovuto quantomeno presentarsi in aula per dichiarare il voto contrario alla legge, cosa non avvenuta”.
“Da teatro dell’assurdo – proseguono i pentastellati – è poi la posizione del vicesegretario nazionale di Forza Italia e governatore calabrese Roberto Occhiuto, il cui fratello, Mario, proprio pochi mesi fa al Senato si dichiarò favorevole alla legge con lo stesso identico testo portato stamattina in aula, guadagnandosi, al tempo, le lodi sperticate del familiare. Oggi quello stesso testo viene sconfessato da Roberto Occhiuto. Appare palese ai più un’evidente forma di bipolarismo politico. I calabresi, con questa riforma, potranno dire addio a ospedali, scuole, infrastrutture e quant’altro. In definitiva, come canta il poeta, per quanto loro provino a credersi assolti sono lo stesso coinvolti”, concludono Tucci, Orrico, Scutellà e Baldino.