Il dibattito in corso in Calabria sui terribili danni che il Piano regionale integrato energia e clima (Priec) approvato dalla Regione Calabria provocherà al territorio calabrese ha richiamato l’attenzione dell’eurodeputato del Sud Piernicola Pedicini segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale.
“Il provvedimento varato dalla giunta di centrodestra e dal presidente Occhiuto – ha affermato Pedicini in una nota – è un attacco al territorio e al rispetto dell’ambiente locale.
I nuovi parchi eolici on-shore e off-shore e il rigassificatore a Gioia Tauro, qualora venissero realizzati, devasterebbero vaste aree della regione.
Occhiuto e il governo nazionale delle destre stanno dando spazio senza nessun limite alle multinazionali, al business, alla colonizzazione e alla conquista del mare e delle terre calabresi.
Gli impianti eolici già realizzati ed operativi in Calabria sono 442 e vi sono 157 richieste per nuovi impianti.
Il nostro non è un no alle rinnovabili, all’innovazione, è un no ai progetti selvaggi, all’eccesso dell’invadenza affaristica e alla totale disarmonia con il contesto paesaggistico. E non possiamo accettare le promesse che vengono fatte dagli speculatori: coinvolgimento di enti e associazioni locali, riscontri economici per il territorio, bollette meno care, nuovi posti di lavoro.
Nei fatti, – ha spiegato l’eurodeputato di Met – tali promesse restano quasi sempre sulla carta e le ricadute sono solo per pochi e per scopi prevalentemente imprenditoriali e privatistici.
Gli impianti eolici, per il loro numero, assumono dimensioni spaventose e sono l’ennesimo scempio nei riguardi del bene comune delle popolazioni locali.
Peraltro, come già successo e continua a succedere in tutta la Calabria, si tratta di una finta transizione energetica fatta con impianti industriali di grandi dimensioni utilizzati in maniera speculativa e non per una reale riconversione energetica.
Il Met è impegnato in tutta Italia, ed in particolare nelle regioni del Sud, a mettere in campo persone, programmi e iniziative che possano fronteggiare la prepotenza della destra e le azioni contro il Mezzogiorno che vanno dagli scempi ambientali contro il territorio, sostenuti da provvedimenti come il Piano regionale integrato energia e clima della Regione Calabria, alla sciagurata legge sull’Autonomia differenziata imposta dalla Lega e dal governo Meloni.
Anche in Calabria – ha concluso il segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale – abbiamo i nostri referenti per operare in questa direzione e anche in Calabria stiamo raccogliendo le firme che ci consentiranno di presentarci alle elezioni europee di giugno prossimo nella lista “Pace, Terra e Dignità” promossa dal giornalista Michele Santoro e da altri ambientalisti e intellettuali italiani e meridionali”.