Confcooperative Calabria accoglie “con grande soddisfazione” l’iniziativa del ministero delle Imprese e del made in Italy diretto da Adolfo Urso, “relativa alla rimozione di 23.411 cooperative inattive dal Registro delle imprese, di cui 1.192 calabresi. Questa misura, è scritto in una nota, “si aggiunge alla precedente azione di ottobre, che aveva già visto la cancellazione di oltre 4.000 entità di cui 290 in Calabria”.
“Questo intervento del Mimit – afferma Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria – rappresenta un passaggio cruciale nel contrasto alla falsa cooperazione, un fenomeno che danneggia l’intero tessuto economico e sociale del nostro paese. La pulizia del Registro delle imprese è un’azione concreta che va ben oltre il simbolico e testimonia l’impegno del ministero nel promuovere un ecosistema del lavoro sano e un’economia trasparente. Le 1.192 realtà cooperative sciolte in Calabria dimostrano che, come sempre segnalato, il nostro modello viene spesso usato in maniera impropria. Ci stiamo battendo da anni in tutte le sedi per contrastare queste distorsioni dello strumento cooperativo e continueremo a vigilare e segnalare tutte le anomalie”.
Confcooperative Calabria, è scritto nella nota, “si impegna a continuare il lavoro al fianco del Mimit, partecipando attivamente ai tavoli di lavoro degli Ispettorati territoriali del lavoro e promuovendo sul territorio azioni mirate a salvaguardare la vera cooperazione”.
“La lotta contro la cattiva impresa, che genera cattivo lavoro e cattiva economia – conclude Nola – è una priorità assoluta. È fondamentale estirpare queste realtà nocive per garantire lo sviluppo di un sistema cooperativo sano, etico e produttivo, fondamentale per il rilancio dell’economia della regione e del Paese”.