“Sulle scelte che riguardano la materia della sicurezza – cui il governo Meloni sta dedicando attenzione prioritaria – è opportuno abbandonare le logiche di campanile e fare un’analisi seria e approfondita sulla localizzazione dei presidi di legalità su tutto il territorio in un’ottica di razionalizzazione”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Antonio Montuoro (Fdi), intervenendo sulla riorganizzazione delle sedi del Reparto Prevenzione Crimine in Calabria. “Se facciamo una disamina generale territoriale non si può non considerare – spiega Montuoro – che la provincia di Reggio Calabria può contare su diversi presidi di Polizia che garantiscono una forte presenza sul territorio: dai nove Commissariati ai numerosi presidi di Polizia Stradale, al Reparto Prevenzione Crimine, al Reparto Volo, al Reparto Mobile, ai Compartimenti di Polizia Postale e Polizia Ferroviaria. A Vibo è presente, tra i diversi presidi, la Scuola allievi agenti, una realtà di eccellenza in cui viene formato il personale della Polizia di Stato. A Cosenza è stata annunciata nei giorni scorsi dal capo della Polizia Vittorio Pisani l’attivazione del nuovo Commissariato di Diamante – che si aggiunge ai tre esistenti e rafforza la presenza sul territorio insieme all’elevazione a Tenenza dei Carabinieri di Trebisacce – oltre alla presenza di presidi di Polizia Stradale e al Reparto Prevenzione Crimine che consente di dispiegare un consistente contingente di personale sul territorio”.
Ancora Montuoro: “A Catanzaro sono presenti invece soltanto due Commissariati – quello di Lamezia Terme con sole 95 unità e quello sezionale di Catanzaro Lido, l’unico posto di Polizia sulla jonica tra Siderno e Crotone, che ha appena 25 unità ed opera solo in città – e tre presidi della Polizia Stradale: la Sezione di Catanzaro, la Sottosezione di Lamezia Terme e il Distaccamento di Soverato. Ciò in una realtà, quella del capoluogo, in cui insistono diversi obiettivi sensibili, a partire dalla Cittadella regionale, che richiede quasi quotidianamente l’impiego di diversi uomini in servizi di ordine pubblico, oltre alla presenza della Corte d’Appello, con gli uffici investigativi della Squadra Mobile e della Digos che hanno competenza distrettuale”.
Montuoro rimarca dunque come “la presenza del Reparto Prevenzione Crimine sul territorio di Catanzaro consentirebbe quindi, senza sguarnire gli altri territori ai quali va comunque garantita la stessa presenza di uomini sul territorio al di là della sede fisica degli uffici, di destinare più uomini alle attività istituzionali della Questura, a partire da quelle investigative a quelle di controllo del territorio. Su questa tematica, senza nulla togliere agli altri territori, avevo avviato da tempo, insieme alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, una battaglia per aprire un nuovo presidio a Catanzaro – un distaccamento del Reparto Mobile o il Reparto Prevenzione Crimine – promuovendo da vicepresidente della Provincia una delibera di indirizzo del Consiglio provinciale come atto di indirizzo per rafforzare la presenza sul territorio della provincia catanzarese. Esigenze di cui sono certo – conclude Montuoro – il Dipartimento di Ps terrà conto nella pianificazione della distribuzione dei presidi in atto su tutto il territorio nazionale, rispetto alla quale però ad oggi nessuna scelta è stata definita”.