Al congresso di Forza Italia “rivendicherò il nostro ruolo, c’è un grande spazio politico tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, noi vogliamo occuparlo, lancerò un appello a tutte le forze, anche civiche, che si riconoscono nel popolarismo europeo perché combattano questa battaglia”.
E’ questo l’appello-e anche il programma in estrema sintesi- che Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, metterà sul tavolo del primo congresso post Berlusconi di Forza Italia, al via oggi al palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma, con la chiusura attesa domani alle 19.
Una assise che arriva dopo i 119 congressi nelle 20 regioni italiane, che hanno portato alla designazione di 854 nuovi delegati che si aggiungono ai 459 delegati di diritto, tutti da oggi a formare l’ampia platea congressuale che eleggerà il segretario e i 4 vicesegretari.
“Vogliamo dimostrare che non c’è un uomo solo al comando, ma c’è una classe dirigente, donne e uomini in tutta Italia, che sono pronti ad assumersi questa responsabilità, essere punto riferimento italiani”, ha detto Tajani alla vigilia del meeting che lo vede candidato unico per guidare la compagine azzurra. Poi ci sarà la sfida vera, quella del primo check per il nuovo corso alle prossime europee, dove l’asticella ufficialmente è piazzata al 10% di consensi (ma di certo conterà pure il derby, in casa centrodestra, con la Lega di Salvini, data dai sondaggi a percentuali simili). “Dobbiamo fare un partito completamente diverso: oggi non c’è un erede di Berlusconi, siamo tutti eredi di Berlusconi”, è il ragionamento di Tajani, che finora ha disinnescato frizioni e tensioni tra le anime del partito, oggi tutte in linea per dare forza alla segretaria che nascerà domani, dopo il voto, probabilmente per acclamazione, come nella migliore tradizione azzurra, quando il leader indiscusso era il Cavaliere.
Decisa anche la partita per i vice, tra cui poi verrà indicato il vicario. I nomi, confermati da giorni, sono quelli di Roberto Occhiuto (presidente della Regione Calabria), Deborah Bergamini, Stefano Beni.
Proprio il governatore della Calabria, parlando con i cronisti, ha detto: “Noi presidiamo uno spazio straordinariamente ampio, che è uno spazio politico compreso tra la Schlein e Fratelli d’Italia. Neanche Silvio Berlusconi, nella sua storia, ha potuto fare questa esperienza. Il Pd una volta era governato da esponenti più moderati. Quindi sono convinto che avremo un grande risultato alle europee. Se prenderemo più voti della Lega? Questo lo decideranno gli elettori, io vedo che c’è tanto entusiasmo, forse più da noi che nei luoghi dove si riunisce la Lega”,
“Poi – ha proseguito – dovremo essere bravi a radicarci e dare agli italiani la percezione che c’è un partito di centrodestra che può dire le cose che Lega e Fdi non possono dire sui temi dell’ambiente, dell’immigrazione, dei diritti civili. C’è un partito di centrodestra che si candida a essere la parte più autenticamente riformista e liberale di un centrodestra che è già riformista e liberale”, ha proseguito il candidato vicesegretario di Fi.
LA REPLICA DELLA LEGA. Parole che non sono affatto piaciute alla Lega, che attraverso una nota stampa, ha espresso la sua “delusione per le recenti dichiarazioni del Presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, in merito all’autonomia e alla gestione della regione”.
“È importante sottolineare che se Occhiuto ricopre la carica di Presidente, ciò è dovuto esclusivamente all’appoggio e all’impegno del leader Matteo Salvini. La Lega Calabria desidera ricordare che la maggior parte dei fondi destinati alle infrastrutture della regione sono stati assegnati grazie all’operato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal segretario federale della Lega Matteo Salvini. Un esempio? Il successo dell’aeroporto di Reggio Calabria è stato favorito dalle decisioni e dalle azioni intraprese dal Ministero su impulso del leader della Lega. È fondamentale che il Presidente Occhiuto rifletta attentamente prima di esprimere pareri che possano ledere l’alleanza e i patti stabiliti. La Lega Calabria sottolinea l’importanza del rispetto reciproco e della collaborazione tra alleati per garantire il benessere e lo sviluppo della regione. La Lega Calabria resterà vigile e determinata nel difendere gli interessi della Calabria e dei suoi cittadini, assicurando che le decisioni prese siano nell’interesse della regione e della sua crescita”.
Anche i deputati calabresi Domenico Furgiuele e Simona Loizzo hanno espresso disappunto: “Ringraziamo gli ‘alleati’ di Forza Italia, che evidentemente sono molto attenti alla Lega. Occhiuto, però, si occupi di guidare al meglio la Regione, non di fare polemiche con gli alleati che sono e saranno sempre lealmente impegnati a tutelare gli interessi dei cittadini calabresi: affermare di avere imparato la lezione impartita da Berlusconi, grande amico della Lega e promotore di un centrodestra unito, per poi attaccare gli alleati lo troviamo davvero sgradevole”, concludono i leghisti.