“L’Autonomia regionale differenziata è arrivata al voto del Parlamento. Purtroppo pochi Italiani si stanno rendendo conto di quelle che saranno le REALI conseguenze di questa “scellerata riforma costituzionale” sul paese e sulla propria vita quotidiana.
Il coordinamento politico di “Reggio Civica” la considera come una bomba a orologeria che,
inevitabilmente, farà a pezzi la Repubblica per come l’abbiamo conosciuta finora.
Sono a rischio sia l’unità del Paese che i diritti fondamentali dei cittadini Italiani, poiché sono i principi basilari della Costituzione, che rischiano di essere irreversibilmente stravolti.
Tutto ciò è figlio, principalmente, della presunzione della Lega Nord, dell’irrilevanza politica delle Destre e dell’ambiguità di alcuni partiti che oggi sono all’opposizione ma che, con poche eccezioni, per anni hanno portato avanti proposte di legge non molto differenti da quella del leghista Calderoli. Partiti e organizzazioni politiche che solo recentemente hanno assunto una posizione opposta.
Di fatto quest’Autonomia Differenziata produrrà una divisione del territorio nazionale in tante piccole Repubbliche, ciascuna con una propria legislazione e con il passaggio delle risorse, del personale e delle strutture collegate alla loro gestione. Una giungla!
Appare peraltro ridicolo appellarsi ai “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, come garanzia di un riequilibrio tra le Regioni più ricche e più povere, riguardo i diritti civili e sociali che devono essere determinati e garantiti su tutto il territorio nazionale. Le risorse per finanziare l’autonomia sarebbero ricavate dalle entrate fiscali delle singole Regioni. Va ricordato che NON esiste a oggi nessuna “garanzia normativa” che lo Stato possa, poi, fare fronte a eventuali riequilibrii economici necessari per i territori più svantaggiati. E va
anche rammentato che parlare di “Livelli essenziali” non vuol, comunque, significare che tali “Livelli” saranno “omogenei” in futuro.
Sarebbe opportuno, anche, ricordarsi che l’Italia è una sola e con una Costituzione Repubblicana che affida alle istituzioni il “compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Ma purtroppo, se non si interverrà con fermezza e risolutezza per fermare questa “barbarie normativa” il
nostro paese si appresta a diventare l’Italia delle disparità e delle disuguaglianze, con distanze incolmabili tra Sud e Nord e tra poveri e ricchi.
Tutto questo nel silenzio, più totale e assordante, dei rappresentanti Reggini (Nazionali, Regionali e Locali) dei partiti che propongono e sostengono questa vergogna, Lega Nord, Fratelli D’Italia e Forza Italia.
Evidentemente, vengono anteposti gli interessi di partito a quelli, legittimi e vitali, dei propri concittadini.
Difendere i propri territori non si fa con le chiacchiere ma con azioni e atti tangibili. Fatti non Parole!!
Dobbiamo comunque avere la piena consapevolezza che siamo ancora in tempo!! Il movimento politico cittadino “Reggio Civica” chiede che si unifichino tutte le varie iniziative e le voci che si oppongono a questa normativa delirante e devastante e che si produca, con un comune impegno, un percorso virtuoso che possa consegnare a chi verrà dopo di noi un’Italia degna del sacrificio di chi l’ha consegnata unita e, almeno nelle nostre speranze, Uguale e Solidale”.
Così afferma in una nota il coordinatore politico Giuseppe Ielo.