di Gaia Serena Ferrara- “Ci tengo a segnalare che, fra medici cubani e medici italiani assunti attraverso i concorsi, come Regione Calabria in questo ultimo anno ci stiamo accingendo ad assumere circa 600 medici. Mi chiedo quale altra Regione, al pari della Calabria, abbia posto in essere questa poderosa attività di reclutamento anche attraverso mezzi straordinari”.
Queste le parole di Roberto Occhiuto in apertura della conferenza di stamattina presso la Cittadella di Catanzaro, indetta proprio per fare il punto della situazione sullo stato della sanità calabrese e presentare numeri e risultati che testimoniano una qualche inversione, o accenno di inversione, di tendenza rispetto alla condizione di “coma generale” in cui ha versato per anni il sistema sanitario regionale.
Le ragioni dell’incontro
Tre i punti nodali dell’incontro di oggi: la dislocazione dei 98 medici cubani che si aggiungono ai 170 che già lavorano negli ospedali calabresi, l’intensificazione e la buona riuscita dei concorsi a tempo indeterminato, e infine, la presentazione “ufficiale” del nuovo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.
“Quando abbiamo iniziato – ha affermato Occhiuto – ho sempre affermato e promesso che i medici cubani non avrebbero tolto posti di lavoro ai medici italiani e che le attività di reclutamento attraverso i concorsi non solo sarebbero proseguite ma si sarebbero intensificate e così è stato”.
“Tali iniziative si sono rivelate fondamentali sopratutto in Calabria che è contraddistinta da un sistema sanitario assai meno attrattivo rispetto a quello di altre Regioni, e parlo nello specifico dell’attività di reclutamento che ha infatti impedito che molti ospedali chiudessero” ha aggiunto Occhiuto. In parallelo, poi, la Regione si è preoccupata della riconciliazione della contabilità del sistema sanitario attraverso l’investimento che Occhiuto ha definito “strategico”, quello su Azienda Zero che è stata costituita proprio per accentrare su di sè quelle funzioni amministrative (digitalizzazione, coordinamento, etc) che impedivano alle diverse aziende e ai commissari di occuparsi dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Medici cubani
Come Iole Fantozzi ha avuto modo di spiegare: “I quasi 270 medici che abbiamo reclutato saranno ripartiti prettamente presso le ASP del territorio che generalmente sono meno attrattive”. Nello specifico saranno così “ripartiti”: 44 presso gli ospedali spoke dell’Asp di Cosenza, 17 sulla provincia di Vibo Valentia, 11 su Crotone, 10 su Reggio Calabria, 10 sull’Asp di Catanzaro e 6 sull’Azienda sanitaria Dulbecco.
Il reclutamento attraverso i concorsi
A sua volta il generale Battistini ha poi fatto il punto sui numeri concorsuali ma anche su quello che questi numeri testimoniano: “Si tratta di 263 posti messi a concorso, con 250 giudicati idonei”.
“Un risultato straordinario – afferma – perchè tutti i documenti nazionali che si occupano di questo tema (dallo studio ISTAT a beneficio del Ministero della Salute e dell’Università, fino al Rapporto delle associazioni di categoria) parlano di carenze straordinarie testimoniate dai concorsi che vanno deserti”. Basti pensare ad alcune Regioni come le Marche che hanno registrato 4 partecipanti per 39 posti, o al Molise dove i partecipanti sono stati 5 su 25 posti, o ancora alla percentuale del 56% di concorsi deserti in Valle d’Aosta.
“Se si digita la voce ‘concorsi deserti’ su google la ricerca ci restituirà un numero di 147 mila a livello nazionale”. Battistini ha poi proseguito spiegando che “abbiamo portato a casa un risultato che ci consentirà di coprire le specializzazioni di Neurocardiologia, Anestesiologia e rianimazione, e Cardiologia, avendo anche una scorta da mettere a beneficio delle aziende. Siamo invece carenti in Ortopedia e Traumatologia, una specializzazione ritenuta da molti poco attrattiva soprattutto nel pubblico”.
Al di là dei numeri in sè stessi, tuttavia, secondo Battistini è importante prendere coscienza di quello che queste cifre ci raccontano: “Il primo dato su cui soffermarci è che su 250 persone reclutate, 150 sono medici in formazione specialistica; e questo significa che senza le modifiche del Governo centrale non avremmo potuto avere questi numeri perchè i medici in formazione non prediligono il sistema sanitario nazionale. Secondariamente, l’entità delle domande concorsuali ossia 440, ci dà la misura di quanto attrattivo si sia rivelato il concorso”.
Due, in sostanza, le tendenze che si sarebbero invertite in Calabria: quella dell’assunzione a tempo determinato (poichè questo concorso prevede assunzione a tempo indeterminato) e poi la certezza dei tempi. Spiega infatti Battistini: “Quando abbiamo pubblicato il Bando, abbiamo pubblicato anche la data di esecuzione delle prove che sono iniziate a novembre e si sono concluse il 19 gennaio. Concludere in un tempo così breve, meno di 4 mesi, un concorso a cui hanno partecipato più di 400 persone non è una cosa usuale nè facile”.
Già dalla prossima settimana saranno assegnati alle aziende gli specialisti in Cardiologia e Neurocardiologia, per poi procedere via via con altre specializzazioni. Mentre per quanto riguarda i medici con formazione specialistica si tratterà di sviluppare degli accordi per consentirne l’assunzione a tempo indeterminato senza pregiudicarne la formazione, “entro e non oltre il primi di marzo” ha assicurato Battistini.
Apparentemente, quindi, sarebbe cambiata la narrativa che ha da sempre accompagnato la gestione dei concorsi in Calabria: “L’abbiamo fatto senza intoppi burocratici e senza ricorsi, che sono tendenzialmente la pietra su cui rischia di incagliarsi ogni prova di questo genere.
Il ruolo di Azienda Zero e il suo nuovo commissario
L’occasione di oggi è stata utile non solo a fornire numeri e risultati, ma anche a presentare ufficialmente il nuovo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino il quale ha esordito dicendosi “particolarmente entusiasta e orgoglioso di far parte di questa squadra”.
La nomina di Miserendino non è stata affatto casuale: reduce dalla sua ultima esperienza presso il Dipartimento per la trasformazione digitale del Consiglio dei Ministri, l’ingegnere si è effettivamente reso conto dello scenario nazionale complessivo e dello stato di avanzamento di tutte le Regioni in merito all’efficientamento del sistema sanitario.
“Per ciò che attiene a organizzazione e digitalizzazione, la sua esperienza si rivela particolarmente strategica, com’è strategico dopotutto lo stesso investimento rappresentato da Azienza Zero” ha incalzato Occhiuto “la quale ci ha permesso di riconciliare la contabilità del sistema sanitario calabrese”. C’erano aziende sanitarie, infatti, che non chiudevano i bilanci da 12 anni.
“Per quello che vedo – ha affermato dal canto suo, Miserendino – la Calabria ha dimostrato di aver fatto dei passi avanti e di essere sulla strada giusta nell’ottica futura di dare ai calabresi una sanità che sia davvero civile ed efficiente“. “Per quanto possibile – ha infine sostenuto – cercherò di portare il mio contributo per rendere l’Azienda Zero un’azienda trasversale prevalentemente a supporto delle attività amministrative che vengono fatte dalle aziende sanitarie ossia, come diceva prima Occhiuto, per far si che ci si possa concentrare sul generare salute, buona salute. Un raccordo fondamentale, finalizzato a cercare di alleggerire il carico amministrativo che pesa sulle aziende e impedisce loro di dedicarsi all’assistenza e alla qualità dell’assistenza.”