La Calabria sarà, entro la prima quindicina di febbraio, la prima Regione del Sud a sottoscrivere un accordo di coesione con il Governo, “che ci consentirà di utilizzare le risorse del Fondo di sviluppo e coesione così come programmati”.
Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto in replica agli interventi dei consiglieri di opposizione.
Rispetto al passato Occhiuto ha rivelato di aver trovato all’atto del suo insediamento 1 miliardo di fondi Fsc e 1 miliardo di fondi Por. “Poi vedremo quale è stata la progressione della spesa – ha affermato – e quanti gufi hanno preventivato che avremmo perso questi fondi. Vedrete tra qualche mese, quando saranno disponibili i dati di OpenCoesione, che la Calabria non perderà un solo euro, perché in questi due anni abbiamo speso tutto, ma nulla sarà sufficiente fintanto che non si riuscirà a trattenere in Calabria i giovani laureati”.
“Nel momento in cui si rappresenta il fallimento delle politiche di coesione – ha quindi affermato Occhiuto facendo poi riferimento al ‘libro bianco’ presentato dal Pd – un po’ di autocritica bisogna farla, soprattutto sulla sudditanza di alcuni governi regionali nei confronti del Governo nazionale. Se chiedete se sono soddisfatto di questi risultati, rispondo di no, perché quanto fatto è pochissimo rispetto a quello che rimane da fare in Calabria”.
Toccando, infine, il tema dell’Autonomia differenziata, Occhiuto ha rassicurato sull’attenzione delle Regioni del Sud, e sulla assoluta necessità di ottenere il superamento della spesa storica, “che per noi rappresenta – ha detto – un vantaggio molto più grande dell’Autonomia differenziata per le Regioni del Nord”.
Durante la seduta si era proceduto all’accorpamento dei primi quattro punti all’ordine dei lavori, che sono poi stati approvati, riguardanti i criteri di utilizzo dei Fondi di Sviluppo e Coesione, l’estensione di validità dell’organigramma Feamp (Fondi Europei per affari marittimi e la pesca), il rendiconto 2022 ed il bilancio di previsione 2024-2026 di Arpacal, è stato oggetto di un articolato dibattito in aula che poi li ha approvati. Dopo le relazioni svolte da Giacomo Crinò (Forza Azzurri), che ha illustrato nel dettaglio le anticipazioni, le quote di massimo co-finanziamento regionale dei programmi europei Fsc e le nuove progettualità, ha preso la parola il consigliere Antonio
Lo Schiavo che ha evidenziato il fallimento delle politiche di coesione. “Sono 50 anni di fallimento – ha detto Lo Schiavo – e questo non riguarda solo la Regione Calabria”. Lo Schiavo ha preso ad esempio un rapporto Istat “che indica – ha sottolineato – che nonostante le politiche comunitarie e l’enorme flusso di denaro, i divari tra le Regioni più sviluppate e le Regioni più povere continuano ad essere enormi”.
Per Raffaele Mammoliti (Pd), “Il Fsc, le cui finalità sono molto importanti, si inserisce in un quadro di dotazione economico-finanziaria considerevole. Rendetevi conto – ha detto rivolto alla maggioranza di governo – che abbiamo una quantità di risorse che consentirebbe una narrazione diversa della Calabria, se solo venissero utilizzate in maniera proficua”.
Mammoliti ha poi invitato ad una riflessione da parte della classe dirigente regionale, “perché – ha aggiunto – non è possibile spendere così tante risorse senza una ricaduta positiva per la Calabria” ed ha avvertito sul condizionamento di un nuovo centralismo, “con il Governo centrale che tende a centralizzare la governance di alcune risorse importanti, che svilisce le autonomie locali e toglie risorse al Mezzogiorno”.
Infine, Ferdinando Laghi (De Magistris), si è soffermato sul ruolo dell’Arpacal, auspicando che le Agenzie diventino autonome rispetto al Governo regionale. “Siano un ente terzo – ha detto – soprattutto l’Arpacal che svolge un ruolo assolutamente centrale che ingloba ambiente e salute”.
Pasqualina Straface (FI) ha definito straordinario l’intervento del presidente Occhiuto, “su un tema – ha detto – difficile da affrontare, che per la prima volta, in Calabria, dà un segnale straordinario”, mentre Ernesto Alecci, ha rimandato alle verifiche sui dati che nei prossimi mesi saranno disponibili in relazione al mare pulito e il servizio antincendi, e chiesto un intervento dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo sulla protesta in atto degli agricoltori.