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Imprenditoria calabrese nel mirino della criminalità, ecco il bando della Camera di Commercio rivolto alle aziende: “Bonus fino a 1500 euro per installare sistemi di video-sorveglianza”

-di Gaia Serena Ferrara

“Non c’è più tempo per le mezze misure”. Esordisce con questa affermazione il Presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo in occasione della presentazione al pubblico dell’ultima recente iniziativa, realizzata in collaborazione con la Prefettura e le Forze dell’ordine, improntata alla sicurezza dei territori e alla lotta alla criminalità organizzata.

Prosegue così l’azione di deterrenza nei confronti delle intimidazioni rivolte agli imprenditori calabresi, da parte del mondo del racket e dell’usura, che già aveva visto un impulso significativo lo scorso 12 ottobre, con la convocazione straordinaria e urgente del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, e che oggi si traduce nella pubblicazione e presentazione di un bando attraverso il quale gli esercenti del territorio potranno accedere a una serie di contributi per installare o rafforzare i sistemi di video-sorveglianza.

Entrando nel merito dell’attività dell’ente camerale, come ha spiegato il presidente Falbo: “Il bando sarà pubblicato a partire da domani, e consisterà nella disponibilità di un bonus economico pari a 1.500 euro per ogni esercizio commerciale, il che consentirà quindi agli imprenditori di dotarsi di una telecamera interna e una esterna all’attività che saranno poi messe a sistema con gli apparati delle forze dell’ordine, per rendere il più possibile performanti le informazioni e i dati di video-sorveglianza che verranno dal monitoraggio.”

Più in generale, la prima dotazione ammonterà a 50 mila euro, si applicherà a piccole e medie imprese e sarà rifinanziabile.

“La richiesta da parte delle imprese è stata diffusa, ma fondamentale è stata l’azione delle forze dell’ordine che ci hanno indicato il momento e suggerito le pratiche migliori per poter dare sostanza a un apparato di monitoraggio e sicurezza del territorio” ha sostenuto Falbo. Un’esigenza forte, un’istanza sentita da parte della società civile e delle istituzioni, al netto di tutti gli episodi estorsivi, intimidatori, sempre più all’ordine del giorno. Per di più, un’iniziativa che si può rivelare risolutiva soprattutto nel caso di tutte quelle microimprese a carattere familiare che spesso non hanno la possibilità di dotarsi di grandi sistemi di monitoraggio.

“Si tratta di uno spartiacque importante – specifica Falbo – da un lato c’è la criminalità dall’altro la società civile. Occorre mettere in campo questa iniziativa, in modo da mettere in condizione le Forze dell’ordine e la Prefettura di interagire con il territorio in tempo reale”. Ancora una volta, quindi, il raccordo e la collaborazione trasversale fra enti istituzionali, Forze dell’ordine e Magistratura si rivela strategico nel produrre risultati tangibili che possono fare la differenza. “Basti pensare alle ultime operazioni svolte sul territorio, come l’operazione Alto Impatto nei quartieri a rischio di Catanzaro e Lamezia Terme, per comprendere quanto sia fondamentale seguire un percorso delineato in maniera concertata” ha affermato il Prefetto Enzo Ricci nel suo intervento di oggi.

“Un valore aggiunto – ha commentato a sua volta il Questore Paolo Sirna – in termini di risposte alle istanze di sicurezza del territorio, con un pregio non indifferente ossia quello per cui il costo dell’iniziativa viene totalmente e interamente supportato dall’organo camerale, che allevia i costi di installazione della videosorveglianza”.

Un incentivo in più per gli esercenti, affinchè la loro adesione sia il più corale possibile, poiché la loro partecipazione è ovviamente la chiave di volta e la cartina di tornasole del successo dell’iniziativa. E altrettanto fondamentale rimane la capacità di denuncia stessa degli imprenditori, poichè, come ha precisato Falbo in conclusione dell’incontro di oggi: “Per quanto le tante e recenti operazioni abbiano avuto successo nel mettere k.o. gran parte del sistema criminale calabrese, ci sono sempre coloro che cercheranno di trovare nuovi accessi al sistema socioeconomico”. “Sono convinto che le imprese risponderanno, sopratutto perchè la videosorveglianza rimane uno degli strumenti più utili per l’attività di prevenzione” ha concluso a sua volta il Prefetto Ricci.

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