“È da folli consentire alle discariche calabresi, e in particolare della provincia di Crotone, di ricevere rifiuti tossici dal resto d’Italia tranne che dal capoluogo pitagorico.
Il Paur della regione va superato, o comunque rimodulato onde evitare ulteriori e lunghi stalli.
La bonifica crotonese non potrà mai avere una traiettoria virtuosa se le istituzioni non si decidono a smaltire in via prioritaria questo paradosso che, insieme a quelli che giacciono da decenni nelle aree interessate, è uno dei rifiuti piu’ pericolosi.
La monnezza ‘tossica’ è anche quel modo di pensare cui governi nazionali e regionali nel corso dei lustri ci hanno abituato.
Ma le cose devono cambiare , e anche subito.
Ci sono infatti risultati importanti che Crotone ha conquistato recentemente e che non possiamo vanificare.
Tutti sanno che in parlamento, e nei ministeri competenti, ho fatto il diavolo a quattro affinchè quella orrenda prassi istituzionale di riunire in un’unica figura i poteri tipici del prefetto e del commissario alla bonifica, venisse abolita. Così è stato, oggi abbiamo un commissario nella persona del Generale Errigo sul quale ho riposto non solo grande fiducia, ma la certezza che egli saprà portare a casa risultati storici.
Basti pensare al cambiamento di passo che ha già impresso al proprio alto ufficio disponendo che ogni incontro dove si tratti della bonifica possa essere partecipato dai rappresentanti del territorio. È chiaro che ciò non basti, ma è comunque un indirizzo che prelude a buoni risultati e che incrocia una volontà operativa dell’Eni quale fino ad ora non si era mai vista, per merito dell’attuale amministratore Grossi. In questa direzione il governo nazionale deve istituire un dialogo con la regione per sbloccare la possibilità di conferire rifiuti anche in Calabria e in nuove discariche, ovviamente con i finanziamenti e col know-how dell’Eni”.
Così il deputato e vice capogruppo della Lega Domenico Furgiuele.