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Mammoliti: “Assunzioni vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere: un bel segnale“

“Rappresenta, senza alcun dubbio, una buona notizia la manifestazione di interesse, pubblicata nei giorni scorsi dalla Regione Calabria, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 6 persone con profilo professionale di operatore, riservato alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e alle vittime del dovere, nonché al coniuge e ai figli superstiti, ovvero ai fratelli conviventi e a carico qualora siano gli unici superstiti dei soggetti deceduti o resi permanentemente invalidi”. È quanto si legge in una nota del Consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Mammoliti in relazione alla manifestazione d’interesse della Regione Calabria volta all’assunzione di soggetti vittime del dovere per come stabilito dalla legge 68/99.

“A gennaio del 2022 avevo voluto richiamare, con una apposita interrogazione, l’attenzione del governo regionale sull’esclusione delle c.d. vittime del dovere da concorsi e selezioni riservati, secondo i dettami della legge 68/99, per l’assunzione del personale da destinare ai Centri per l’Impiego” – continua Mammoliti –  “A seguito di un incontro con il Presidente Occhiuto, con una delegazione in rappresentanza delle vittime della criminalità organizzata e alla presenza di Organizzazioni sindacali confederali, finalmente si concretizza un impegno che il Presidente aveva assunto e per il quale gli do pubblicamente atto, soprattutto per il forte valore simbolico che rappresenta nella nostra Regione”.

“La selezione è, certamente, un segnale importante – conclude il Consigliere Mammoliti – nei confronti non solo di quei soggetti che rientrano nel novero delle vittime del dovere, ma anche una buona notizia per l’intera Calabria che finalmente, con l’applicazione di una norma cogente del nostro ordinamento giuridico, dimostra come lo Stato, in questo caso la Regione, non dimentica quanti sono stati vittime incolpevoli del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere insieme ai loro familiari”.

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