“Dobbiamo raccontare fuori da qui qual e’ la geografia dei clan su questo territorio e come questi utilizzano le nuove generazioni e la criminalita’ comune”: lo ha detto Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia, a margine dell’audizione congiunta con la commissione della regione Lazio sulla criminalita’ organizzata ad Anzio e Nettuno. L’audizione esterna si e’ tenuta nella sala consiliare di Villa Sarsina di Anzio, centro del litorale romano il cui consiglio comunale e’ stato sciolto nel mese di novembre del 2022.
“Abbiamo un territorio dove un giorno si’ e un giorno no pare esserci un accordo che poi salta tra diversi tipi di criminalita’ organizzata”, ha osservato Colosimo, “una presenza nota e conosciuta della ‘ndrangheta, con una locale che viene da Santa Cristina d’Aspromonte; abbiamo la presenza acclarata di diverse famiglie, quella nota dei Gallace, dei Perronace, dei Madaffari, dei Tedesco, ma abbiamo insieme una presenza importante dei clan camorristici. In questo senso segnaliamo la lunga mano del clan Moccia, il clan Mallardo. E allo stesso tempo abbiamo un braccio della Cosa nostra catanese”.
“E poi, per questo dico che la situazione e’ molto complessa, qui c’e’ una criminalita’ organizzata di tipo locale”, ha aggiunto. L’attuale commissario prefettizio di Anzio e’ Antonella Scolamiero.
Sempre nel novembre 2022 anche per il comune di Nettuno – gia’ sciolto il 30 giugno 2022 per mancata approvazione del rendiconto di gestione riferito all’esercizio finanziario del 2021 – era stato disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria. Per il Comune di Nettuno era presente il prefetto Antonio Reppucci.